Polo del lusso sempre più vicino
La riflessione del Vicariato

Il Polo della cultura e del lusso è sempre più vicino e anche l'amministrazione comunale di Azzano San Paolo, guidata da Simona Pergreffi, ha dato il suo ok al progetto che sorgerà entro il 2013. La prima pietra è prevista per il 2010, con il benestare anche del Pirellone, oltre al Comune di Azzano e alla Provincia di Bergamo.

Sul progetto, che inevitabilmente cambierà la realtà della zona sia dal punto di vista urbano che sociale, sono intervenuti anche i parroci del Vicariato di Stezzano, Azzano e Zanica - rispettivamente Mauro Arizzi, Gianangelo Ravizza e Silvano Ghilardi - che hanno deciso di avviare una riflessione, con un documento (qui allegato) pubblicato sui notiziari delle comunità della zona che pone l'accento sul futuro del territorio. «Non è difficile oggi renderci conto che ogni Parrocchia non può fare a meno di leggersi in una serie di relazioni e di rapporti con le altre Parrocchie - scrivono i sacerdoti -. Con questa consapevolezza e per una decisione presa all’interno del nostro Vicariato, in questi ultimi tempi, abbiamo incominciato a trovarci regolarmente tra preti per confrontarci, per condividere alcune riflessioni ed eventuali decisioni comuni, con l’intento che questo assuma anche dimensioni più ampie e coinvolga più persone, con il desiderio e la speranza che questo faccia camminare le nostre comunità verso una maggior ricchezza di vita e di comunione e le aiuti a radicarsi ancora di più dentro la concretezza dei nostri vissuti». E sul progetto di Azzano dichiarano: «Si tratta di un progetto importante per la corposità del progetto stesso e per l’impatto che avrà con il territorio (...). È senz’altro interessante sfruttare le opportunità che il territorio offre, per lo sviluppo e la ricchezza del territorio stesso. È interessante anche che si aprano possibilità di lavoro, in parte riservate al territorio stesso, in un momento nel quale il lavoro diventa un’urgenza ed una necessità. È interessante che si pongano opportunità anche dal punto di vista culturale ed educativo. Ed è apprezzabile che da parte di chi ha seguito il progetto sia stato fatto un lavoro lento e continuo di “conversione” da uno sguardo puntato semplicemente sul lusso ad uno sguardo puntato sulla cultura e l’educazione oltre che sul lusso. Tutto questo, però, non toglie la necessità, di una rilettura critica di queste opportunità soprattutto dal punto di vista antropologico e non solo». La lettera continua: «La realizzazione di un centro che mette in evidenza realtà come cultura e lusso porta con sé delle conseguenze e dei movimenti che influiscono fortemente sui modi di vivere e di pensare la vita; sui modi di vivere le relazioni sociali e familiari, sui modi di rapportarsi al tempo ed ai tempi, sui modi di leggere e vivere il tempo libero; sulle modalità di pensare l’economia ed il rapporto con i beni economici e la ricchezza, sui modi di immaginare e pensare il senso dell’esistenza. (...). Uno degli obiettivi di questi centri, ad esempio, è che siano luoghi di incontro e di aggregazione, in un tempo nel quale l’incontro e l’aggregazione mancano sempre più - e i parroci si domandano allora -. Ma è giusto che essi siano proprio così e, addirittura, che questi centri tendano a diventare “tutto” ed a riempire tutti gli aspetti e gli ambiti della vita?»

Nello specifico, i lavori del Polo del lusso di Azzano inizieranno entro la primavera prossima dal gruppo Percassi. Nel nuovo complesso, che sorgerà a Sud dell'Oriocenter, troveranno posto, tra l'altro, spazi per le grandi firme, un hotel a cinque stelle, una multisala, un centro medico iperspecializzato, un planetario e uffici direzionali. Accanto al planetario sarà realizzata anche una «città dei bambini», una vera e propria città in miniatura con municipio, ristoranti, ospedale, aziende, servizi pubblici dove i bambini dai due ai dodici anni potranno imparare cosa significa vivere in una città.

La realizzazione del polo prevede un investimento di circa duecentocinquanta milioni di euro, si estenderà su una superficie di 150 mila metri quadrati e sarà articolato su più piani. Si prevede che nel nuovo complesso potranno trovare lavoro oltre duemila persone; la struttura sarà, inoltre, servita da tremila posti auto.

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