L’Associazione Bergamasca Acufeni di Dalmine continua a fornire il proprio importante apporto nella lotta ad un’importante patologia, l’acufene, ovvero un fastidiosissimo ronzio alle orecchie, che colpisce il 17% della popolazione mondiale, e che per curare il quale, per il momento, non esistono efficaci terapie.
Il presidente Marcello Ferrua, nell’annunciare l’organizzazione del 3° convegno, di valenza interregionale, fa il punto su quale siano al momento le speranze per le persone colpite da questo invalidante disturbo. “L’acufene rappresenta un problema sociale di notevole ampiezza ed importanza, - spiega - non a caso le persone che ne soffrono accusano negative ricadute non solo a livello della propria salute con importanti ripercussioni su ansia, depressione e disturbi del sonno, ma anche nella vita sociale dovendo spesso rinunciare a parte di questa o essere costretti ad importanti contrazioni”.
Al momento quali sono le terapie che possono essere utili contro questo disturbo? “Purtroppo, stante la nostra quinquennale esperienza come ricercatori e sperimentatori, ma ancor prima come semplici pazienti, tutte le terapie proposte sia a livello farmacologico, o anche solo come antiossidanti hanno ottenuto risultati alquanti scarsi. per alcuni si e’ rivelato utile la TRT, ovvero l’applicazione di un generatore di rumore dietro le orecchie, che, emettendo un segnale bianco, puo’ rappresentare un sollievo da parte del paziente.Da qui abbiamo ritenuto di intervenire nuovamente organizzando un convegno che portasse a conoscenza di tutti, pazienti, medici di base, specialisti Otorino, direttori aziende ospedaliere, che qualcosa si sta muovendo, ma è necessario l’impegno da parte di tutte queste componenti per raggiungere insieme un unico scopo, una migliore qualità di vita”.
Quali sono le novità che presenterete nel convegno di Dalmine? Come associazione abbiamo deliberato di essere giunti a precise e circostanziate conclusioni, almeno fino a quando non ci si presenteranno nuove terapie, rispetto le quali siamo sempre pronti a considerare e sperimentare, giusto appunto queste sono le attribuzioni della nostra associazione. Domani all’interno del convegno ospiteremo i rappresentanti dell’azienda Medtrade di Olgiate Comasco, che da poco hanno ideato e commercializzato un laser ad alta potenza, rispetto al quale nutriamo ampia fiducia. L’augurio, per tutti sarà che questo strumento trovi al piu’ presto un importante collocazione negli ambulatori di Otorino della nostra provincia, se cosi’ fosse, anche se è prematuro cantare vittoria, molti pazienti, soprattutto quelli portatori di acufene recente, dovuto a tauma acustico, ovvero ad alterazione delle cellule ciliate, poste all’interno dell’orecchio potrebbero trovare sollievo se non addirittura la remissione del disturbo”.
Come si vien colpiti dal disturbo? “Impossibile dare una precisa risposta, tuttavia è abbastanza chiaro come i traumi acustici, rappresentino le prime cause dell’instaurarsi del segnale bioelettrico, ovvero dell’acufene, quando questo si manifesta, purtroppo, il danno è già compiuto, a quel punto bisogna evitare che si verifichi un aggravamento, purtroppo questo spesso non e’ possibile”.
A quel punto allora a chi soffre di acufene non rimane che convivere con i disturbo? “Questa ad oggi e’ una delle risposte che giungono al termine di visite specialistiche, tuttavia convivere non significa rinunciare a vivere o ad eseguire ulteriori accertamenti che, se effettuati con completezza, potrebbero rivelarsi d’aiuto, per un corretto inquadramento della patologia e tentare un approccio terapeutico mirato, tuttavia riteniamo che non debba essere pronunciato dai vari medici interessati alla patologia il “non c’è niente da fare”, frase che il piu’ delle volte contribuisce a far precipitare il paziente in una profonda delusione, se non addirittura depressione”.
Avete interessato anche gli Enti sanitari e locali preposti di questo importante disturbo? “Assolutamente si’, tuttavia in alcuni casi ci spiace sottolineare come le nostre richieste di intevento non siano state accolte, l’augurio, da parte nostra ci auguriamo di avere maggiore fortuna con le nuove amministrazioni, essendo la nostra un’associazione senza alcun scopo di lucro, ci riferiamo anche all’Asl, con la quale siamo disponibili a collaborare”.
L’appuntamento per tutti è sabato 3 ottobre, a partire dalle 15, nella sala riunioni del Centro Culturale di Dalmine, in viale Betelli, adiacente le scuole elementari.
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