Giovani, 20 km in pellegrinaggio
Preghiere per una notte intera

Un canto «Tu sei la mia vita» accompagnato da una chitarra rompe il silenzio del cortile del seminario delle medie in via Sudorno. Poi una ad una le torce si illuminano. Un cerchio di 120 giovani, con qualche presenza anagraficamente più consistente si compone in una fila che si incammina verso Astino.

È il primo pellegrinaggio notturno coordinato dall'Upee (Ufficio per la pastorale dell'età evolutiva) insieme ad altre realtà come le Acli, Azione Cattolica, gli scout dell'Agesci e l'associazione «Abitare la Terra» e le rappresentative di tanti oratori da Almè, Ghisalba, Villa d'Adda, Pognano e Sotto il Monte, solo per citarne alcuni.

«Ma questa notte - introduce il cammino don Michele Falabretti - non ci interessa ribadire la nostra appartenenza perché tutti insieme apparteniamo al Signore. Questo cammino (oltre venti chilometri) è una sfida per ciascuno di noi, ma una consolazione in quanto non siamo soli e ognuno diventa sostegno all'altro».

Un cammino concluso con la Messa in Duomo, questa mattina alle 6, celebrata dal vescovo, monsignor Francesco Beschi. È l'eucarestia, la memoria di Cristo morto e risorto, il vertice del pellegrinaggio con tre tappe di sosta per pregare e meditare a Villa Plinia, alla Madonna della Castagna e a Castagneta.

«In ognuna - spiega Federica, una ragazza di Almè che ha partecipato dal 17 al 21 agosto al pellegrinaggio sulla via Francigena - si sviluppa un aspetto che concerne il tema del cammino come il corpo, il silenzio e il tempo». Gianenrico Colombo arriva da Villa d'Adda. «Sono un po' fuori dal giro - sottolinea -. E quest'avventura notturna mi aiuterà a riavvicinarmi alla vita dell'oratorio».

C'è anche suor Annamaria di Pognano con uno zainetto in spalla insieme a una giovane ragazza, Sara Previtali. «Niente cibo né beveraggi. Solo un maglioncino per combattere l'umidità». Tra i ragazzi si scorge Daniele Rocchetti che a giorni aprirà gli incontri «Molte fedi sotto lo stesso cielo».

«Siamo cercatori di infinito, cercatori di fede e cercatori di un Dio chiamato con diversi nomi che per noi che siamo qui stasera si chiama Cristo». Il cammino inizia dentro una Città Alta di motorini e turisti. Guardano un po' curiosi. Ma non ci si può fermare per spiegare. Il cammino è lungo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA