Cave, la Regione ricorre al Tar
contro la sentenza ambientalista

La Giunta Regionale Lombarda ha deciso (con delibera numero 10149 del 16 settembre) di impugnare la sentenza del Tar dello scorso maggio che accoglieva il ricorso presentato dalle associazioni ambientaliste contro il Piano Cave della provincia di Bergamo così approvato dal Consiglio regionale; la sentenza di maggio, favorevole alle associazioni ambientaliste, di fatto stralciava le cave di Pianico, Carobbio degli Angeli, Torre Pallavicina, Boltiere, Antegnate, Ardesio, Onore, illegittimamente inserite dal Consiglio Regionale lombardo.

«Risulta incomprendibile - commenta il consigliere regionale Marcello Saponaro - che Formigoni, invece di ricorrere contro le sentenze favorevoli ai cavatori che di fatto stravolgono il Piano votato dalla Regione, si preoccupi di impugnare davanti al Consiglio di Stato solo le sentenze che salvaguardano il territorio da quello che fu il mercato delle vacche dell'allora assessore Marco Pagnoncelli».

«Formigoni, infatti, - spiega Saponaro - non mi risulta abbia fatto ricorso contro quelle sentenze che ripristinano i siti di Casirate d'Adda e Caravaggio (stralciati in aula). Il primo di ottobre - continua Saponaro - parteciperò alla fiaccolata contro la cava di Caravaggio: contro quella sentenza si deve fare ricorso!»

«Il mio augurio - conclude Saponaro - è che l'Udc, che promuove la fiaccolta, con altrettanta determinazione porti avanti in Giunta Regionale la proposta di ricorso al Consiglio di stato per mantenere lo stralcio delle cave di Caravaggio e Casirate d’Adda».

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