Che cos’è l’Elettrofisiologia?

L'Elettrofisiologia è una branca della cardiologia dedicata allo studio, alla diagnosi e alla cura delle aritmie cardiache. Un grande impulso a questa specialità è arrivato con l'introduzione nella pratica clinica, negli anni ‘90, della ablazione transcatetere, una tecnica per cauterizzare le cellule patologiche cardiache che causano i diversi tipi di aritmia.

Da diversi anni gli elettrofisiologi erano già in grado di diagnosticare con precisione il tipo e la sede di origine della aritmia con lo studio elettrofisiologico; per eseguire questo esame vengono introdotte delle sonde dentro il cuore mediante le vene femorali o succlavia, in anestesia locale e vengono registrati i segnali elettrici generati dalle cellule cardiache. Solo nel 1994, tuttavia, è stata identificata una forma di energia, la radiofrequenza, capace di cauterizzare il tessuto cardiaco patologico senza provocare danni al restante miocardio. Da allora la tecnica di ablazione transcatetere si è evoluta notevolmente e si avvale di sistemi di mappaggio che permettono di costruire mappe elettriche del cuore e di localizzare con massima precisione la sede di origine delle aritmie.

Agli Ospedali Riuniti l’Elettrofisiologia è nata con Francesco Cantù e Paolo De Filippo, che avevano maturato una significativa esperienza nel campo al Policlinico San Matteo di Pavia. Il Centro fa parte del Dipartimento Cardiovascolare diretto dal dott. Paolo Ferrazzi e rappresenta un’ulteriore eccellenza tra le attività rivolte ad adulti e bambini in ambito cardiaco. L'Equipe di Elettrofisiologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo, in particolare, è impegnata nello sviluppo di un innovativo sistema di mappaggio (CARTO 3) capace di minimizzare l'impiego dei raggi X fino ad ora indispensabili per muovere in sicurezza i cateteri dentro il cuore.

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