Riapre la casa natale del Donizetti
Oggi l'inaugurazione in Città Alta

È un momento speciale per Bergamo che celebra Gaetano Donizetti non solo con la musica. Sarà inaugurata sabato pomeriggio 12 settembre la restaurata casa natale. L’edificio sarà riaperto al pubblico dopo molto tempo nella nuova veste, ricca di ambienti diversi, dedicati alla musica, allo studio. Previsti anche spazi che saranno dedicati ad attività artistiche con esposizioni permanenti.

«L’intezione – spiega l’assessore alla Cultura Claudia Sartirani – è di promuovere ulteriormente la figura di Gaetano Donizetti, facendolo diventare quello che potrebbe essere definito un autentico testimonial per la nostra città, grazie alla Fondazione e al festival che portano il suo nome, al recente restauro del teatro Sociale e ora a quello dell’abitazione in cui ebbe i natali».

Un intervento importante quello attuato in Città Alta, che ha comportato un anno e mezzo di lavori e un investimento di circa un milione di euro (200 mila dei quali messi a disposizione dalla Fondazione Banca del monte di Lombardia). «Al pian terreno – spiega Francesco Bellotto, direttore artistico del teatro Donizetti – i visitatori troveranno del materiale informativo sulla Fondazione, sulla sue pubblicazioni e sul Bergamo musica festival. Proseguendo, al primo piano, è stato predisposto un allestimento provvisorio (curato da Silvia Bonanomi e Matteo Sartori, ndr) nel quale si potrà ripercorrere la vita dell’artista e il suo percorso musicale dagli esordi a Bergamo fino al ritorno in città dopo le esperienze a Vienna e Parigi, mentre al secondo piano si trova la sala musica pensata su due livelli per concerti, esibizioni e conferenze. Infine al terzo è stato ricavato un piccolo appartamento a disposizione di borsisti e studiosi». Nulla, si diceva, è stato, invece, toccato nelle stanze in cui visse il musicista.

Appuntamento quindi sabato alle 17.30 per il taglio del nastro. A seguire, attorno alle 18, si terrà una breve commemorazione del musicologo William Ashbrook, recentemente scomparso, e un concerto di arie donizettiane del tenore Livio Scarpellini accompagnato al pianoforte da Samuele Pala.

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