Per il maltempo di luglio
sollecitato lo stato di emergenza

Stato di emergenza per le aree colpite dal maltempo del 16 e 17 luglio e l'attuazione di tutti gli interventi necessari a evitare ulteriori pericoli o danni. È quanto chiedono i consiglieri regionali Frosio, Macconi, Saffiotti e Belotti in una lettera al presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, e all'assessore alla Protezione civile, Stefano Maullu.

Visti i danni causati dal violento nubifragio che ha colpito alcune città lombarde, e tra queste anche la provincia di Bergamo, i consiglieri chiedono che il presidente Formigoni intervenga, così come previsto dalla normativa vigente, intervenga presso il Governo in modo che venga deliberato lo stato di emergenza e vengano emanate al più presto le ordinanze necessarie all’attuazione degli interventi di emergenza per evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o a case, oltre che per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite.

In Bergamasca la pesante ondata di maltempo si era abbattuta in due riprese, mattina e pomeriggio, sulla città e su vaste zone della provincia. Pesante il bilancio dei danni, anche se non si erano registrati feriti. Trombe d'aria avevano scoperchiato una torneria a Berbenno e case a Zorzino e Songavazzo.

Altre abitazioni erano state dichiarate inagibili. In Val Seriana i cumuli di grandine avevano raggiunto il mezzo metro di altezza, in Val Brembana si erano visti smottamenti a San Giovanni Bianco. Chicchi di grandine grandi come palline da golf avevano messo diverse auto fuori uso.

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