Cronaca / Hinterland
Venerdì 04 Settembre 2009
Polo del lusso, lavori in primavera
«Cantiere chiuso nel 2013»
Prima pietra nel 2010 e tutto pronto per il 2013: è questa la tabella di marcia del gruppo Percassi per la realizzazione, ad Azzano San Paolo, del nuovo Polo del lusso. I lavori inizieranno entro la primavera prossima, dopo che nei giorni scorsi la Conferenza dei servizi tenutasi al Pirellone ha dato il via libera al progetto.
Nel nuovo complesso, che sorgerà a sud dell'Oriocenter, troveranno posto spazi per le grandi firme, un hotel a cinque stelle, una multisala, un centro medico iperspecializzato, un planetario e uffici direzionali, oltre a una «città dei bambini», una vera e propria città in miniatura con municipio, ristoranti, ospedale, aziende, servizi pubblici, riservata ai bambini da 2 a 12 anni.
Qualche numero: l'investimento per realizzare il polo si aggira intorno ai duecentocinquanta milioni di euro, per una superficie occupata di 150 mila metri quadrati. Si prevede che nel nuovo complesso potranno trovare lavoro oltre duemila persone; la struttura sarà, inoltre, servita da tremila posti auto.
Antonio Percassi esprime «grande soddisfazione per il via libera della Conferenza dei servizi in Regione. Si tratta di un progetto appetibile e di elevata qualità per il nostro territorio, anche in vista dell'Expo del 2015». Attenzione anche al problema della viabilità: «Verranno realizzati interventi di qualità per tutta la viabilità circostante - spiega l'imprenditore -. Il nostro obiettivo è quello di rendere il complesso il più accessibile possibile attraverso la realizzazione di una viabilità facile sia in entrata che in uscita».
Dal canto suo il sindaco di Azzano San Paolo Simona Pergreffi esprime un giudizio «molto positivo» sull?autorizzazione concessa dalla Conferenza dei servizi regionale: «La realizzazione del Polo porterà benefici al nostro paese, anche dal punto di vista occupazionale. Abbiamo ottenuto dal gruppo Percassi che il venti per cento delle persone che verranno assunte siano del paese ed un altro venti per cento siano residenti nei paesi limitrofi».
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