Un sacerdote generoso e infaticabile fino all’ultimo dei suoi giorni, nonostante i disturbi di salute che lo avevano colpito da diversi anni e che lo avevano costretto a rinunciare alla guida della parrocchia di Boltiere di cui era parroco. Negli ultimi mesi il suo stato di salute si era aggravato. È morto questa mattina don Taddeo Morgandi, 70 anni, parroco emerito di Boltiere: dal 2003 aiutava nelle incombenze pastorali la parrocchia di San Tomaso de’ Calvi.
Don Morgandi era nato a Valbondione, in alta Valle Seriana, il 19 marzo 1939. Terminati gli studi nel Seminario diocesano, era stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1966 dall’arcivescovo Clemente Gaddi. Quindi era stato nominato coadiutore parrocchiale di Colere (1966-68) e di Adrara San Martino (1968-80) e successivamente parroco di Azzonica (1980-90) e infine di Boltiere dal 1990 al 2003, anno in cui si ritirò per il trascinarsi di problemi di salute.
Nella parrocchia di Boltiere, don Morgandi costruì l’asilo parrocchiale e restaurò la chiesa, oltre a dotare la sagrestia delle suppellettili necessarie. Dopo il suo ritiro era andato ad abitare alla Casa del giovane e aiutava la parrocchia di San Tomaso de’ Calvi. «Per me è stato un vero e grande amico — ricorda commosso il parroco don Giovanni Carminati —. È stato un prete generoso, che svolgeva con impegno ogni compito pastorale ed era un confessore ricercato. Il suo zelo non è mai venuto meno nemmeno col riacutizzarsi dei suoi problemi di salute, tanto che talvolta dovevo imporgli di riposare un po’. Nonostante i malanni, era allegro e pronto alle battute». Fra gli impegni di don Morgandi c’era anche la celebrazione della Messa alla Casa Gabrieli delle suore delle Poverelle. I funerali di don Morgandi si svolgeranno martedì alle 9.30 nella chiesa parrocchiale di San Tomaso de’ Calvi e saranno presieduti dal vescovo Francesco Beschi. La salma sarà poi portata nel paese nativo di Valbondione, dove alle 16 sarà celebrata una Messa di suffragio.
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