Motoscafo si ribalta in Svezia
Salvati dai bergamaschi

I soccorsi dopo uno spaventoso incidente al campionato mondiale di motonautica in Svezia sono stati gestiti dai bergamaschi del team Bergamo Scuba Angels, che già lo scorso maggio durante il Gran premio di Malta avevano salvato la vita al pilota orobico Max Ferrari e al suo compagno di squadra Marco Pennesi. Lo schianto è avvenuto domenica pomeriggio a Gothenburg, dove si stava disputando la seconda gara del campionato del mondo di motoscafi Poweboat P1, nella categoria Evolution, la più potente tra quelle del mondiale. La barca americana Lucas Oil condotta da Nigel Hook e Joe Sgro era in seconda posizione e stava effettuando il decimo giro: mentre affrontava una leggera virata a piena velocità è entrata improvvisamente in testacoda, avvitandosi più volte su se stessa.

L'impatto con l'acqua è stato talmente violento da distruggere l'intera parte posteriore dello scafo. Ha invece resistito, fortunatamente, la cellula che ospita i piloti. I Bergamo Scuba Angels, che gestiscono il soccorso al mondiale, hanno assistito praticamente in diretta all'incidente e in circa 20 secondi hanno raggiunto il motoscafo: hanno quindi estratto i due piloti dall'abitacolo e li hanno affidati al personale sanitario per il trasporto in ospedale. Non hanno riportato ferite gravi, come ha confermato anche il presidente del Powerboat P1, Asif Rangoonwala: «Joe e Nigel stanno bene - ha dichiarato -. Entrambi i piloti sono tra i migliori del settore, tutti noi auguriamo loro una pronta guarigione». Dopo aver portato in salvo i due piloti, i subacquei bergamaschi si sono attivati per recuperare l'imbarcazione semiaffondata: le operazioni dei Bergamo Scuba Angels si sono protratte fino a tarda sera e si sono concluse senza problemi nonostante siano state rese difficoltose dalle condizioni del mare e della barca.

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