Endine, il primo agosto
di tuffi nel lago dopo trent'anni

È il primo agosto di tuffi liberi da trent'anni a questa parte per il lago d'Endine: una lunga odissea figlia di situazioni naturali (i bassi fondali e l'assenza di un vero e proprio immissario), inquinamento ambientale e soluzioni anche curiose, ma spesso insufficienti o addirittura peggiorative.

Ora gli operatori esprimono fiducia, mentre i turisti scoprono una nuova meta. Ma c'è anche chi contesta, attribuendo la ritrovata balneabilità a una variazione dei parametri di riferimento più che a un effettivo miglioramento.

Adesso il «piccolo fiordo bergamasco» (come veniva chiamato tempo addietro per la sua forma allungata che ne rivela l'origine glaciale antica di 300 mila anni, e per il «fondo chiuso» legato all'assenza di un vero e proprio immissario) può finalmente sfruttare quelle potenzialità che già negli anni Sessanta qualcuno aveva cominciato a intravvedere.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 2 agosto

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