Bloccate le assunzioni, si rischia la paralisi del servizio. Dunque la crisi comincia a farsi sentire anche in Poste Italiane. Questo il grido d'allarme lanciato dal sindacato lavoratori postali della Cisl di Bergamo attraverso il suo segretario generale Gabriella Tancredi. Tuttavia l'azienda Poste Italiane, interpellata in proposito, tende a ridurre l'allarme assicurando di riuscire a garantire la regolarità del servizio in tutta la provincia di Bergamo.
«Di recente - spiega Tancredi - i responsabili sindacali regionali erano riusciti ad ottenere che l'azienda Poste Italiane assumesse un contingente di personale a tempo determinato per permettere ai postini di godere delle ferie estive e l'accumulo di arretrati. Speranza e sforzo inutile, così come del tutto inutili si sono rivelati gli sforzi per ottenere altro personale per il settore della sportelleria degli uffici postali. Proprio in questi giorni - aggiunge Tancredi - il ministro dell'Economia, Tremonti, ha proposto un decreto detto Anti-crisi che blocca ogni forma di assunzione per le aziende pubbliche o con capitale pubblico, come Poste Italiane. Questo decreto, attualmente ancora in fase di discussione - conclude Tancredi - arriva inoltre in un momento particolare, caratterizzato da un'importante vittoria per il mondo del lavoro e per la realtà di molti precari in Poste Italiane. La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale il decreto anti-precari che lo scorso autunno aveva bloccato l'iter di molti ex lavoratori precari di Poste Italiane i quali, con l'aiuto del sindacato, si erano rivolti al giudice per far valere il diritto di vedere trasformati i tanti rapporti a contratto a tempo determinato in lavoro a tempo indeterminato. Ora, di fronte al pronunciamento della Corte che potrebbe riaprire tutta la questione, ecco che il Governo potrebbe emanare un decreto che bloccherebbe ogni forma di assunzione. Per quanto riguarda Bergamo, l'acquisizione di sempre nuovi servizi con il conseguente aumento dei carichi di lavoro del portalettere ha ridotto fortemente il numero degli addetti alla consegna e distribuzione della posta. Inevitabilmente il servizio presenterà sempre più ampie inefficienze, che graveranno su un settore produttivo già in grande difficoltà. E per i nostri postini andare in ferie diventerà sempre più un percorso ad ostacoli».
«Nella provincia di Bergamo - precisano all'ufficio relazioni esterne di Poste Italiane - la situazione è sotto controllo e assicuriamo come sempre la regolarità del servizio. In particolare durante il periodo estivo il recapito è garantito grazie anche al personale assunto a tempo determinato, in sostituzione di quello in ferie, peraltro già operativo nei centri di recapito. Quindi i portalettere ci sono e assicuriamo, inoltre, che al momento non ci sono giacenze».
© RIPRODUZIONE RISERVATA