«Che senso ha segnalare
i disservizi se nulla cambia?»

«Che senso ha segnalare i disservizi se nulla cambia? Che senso ha scrivere ai vertici di Regione e Trenitalia se non si degnano nemmeno di chiederti "scusa" (e dovrebbe davvero essere il MINIMO) perchè si sono dimenticati che tu sei un essere umano e come tale vai trattato? Che senso ha versare parte di ciò che ti serve per vivere ad una società che fa di tutto per ucciderti?» È quanto si chiede Francesco Graziano, del Comitato Pendolari Bergamaschi (www.quellideltreno.com) in una lettera inviata in redazione sui disservizi di Trenitalia.

«Signori di Trenitalia e della Regione Lombardia, credo che in questo momento si stia davvero esagerando. Questa sera (giovedì 16 luglio - n.d.r.) mi sono recato a Lambrate per prendere il treno 2627 delle 17.18. In stazione nessun annuncio fino alle 17.25 quando sui monitor è comparso un ritardo di 10'. Quindi, se la buona matematica ci assiste correttamente, sarebbe dovuto arrivare entro 3 minuti. NO SIGNORI. QUEL TRENO E' PARTITO DA CENTRALE ALLE 17.40, quindi quando sui monitor è comparso il ritardo nessuno si era accorto che quel treno era ancora fermo in stazione C.le. Corretta informazione? No, corretta presa per i fondelli».

«Ovviamente gli annunci sonori annunciavano tutti gli altri treni in arrivo e partenza tranne il 17.18. Quando è arrivato il treno delle 17.32 per Bergamo nessuno si è degnato di informare quei poveri pendolari se il 17.18 sarebbe arrivato o meno e in tal caso quale dei 2 treni avrebbe avuto la precedenza. Niente. Perchè sul tabellone c'erano segnati ancora i 10' e nessuno (SOTTOLINEO NESSUNO) si è mai degnato di dirci quando cavolo sarebbe arrivato il treno».

«Morale della favola? Abbiamo preso il 17.32, solito treno, sporchissimo e senza aria condizionata. E a Bergamo il treno che sarebbe dovuto passare alle 17.18 da Lambrate è arrivato con 31' di ritardo. Assessore Cattaneo, sta notando quali grandi miglioramenti accompagnano la nostra estate? Ing. Martini, l'informazione (corretta) ha un costo davvero irrilevante, cosa costava fare un avviso REALE? E come al solito chi se la prende in saccoccia siamo noi pendolari, colpevoli soltanto di lavorare o studiare a Milano e di credere in un servizio di trasporto pubblico locale che fa acqua da tutte le parti. E colpevoli di aver creduto anche alle infinite favole che raccontate».

«Pulizia? Bonus? Velocità? il passante fino a Treviglio? Il salto di montone? Le riunioni con i pendolari per un confronto sugli orari nuovi? tzè... evitiamo di prenderci in giro, assumetevi le vostre responsabilità perchè se i risultati dei nostri lavori dovessero essere come i vostri... addio Lombardia motore d'Italia e d'Europa... Ovviamente l'anno prossimo, in periodo di elezioni regionali, tutti tenteranno di fare i ruffiani con i pendolari... Aspetto solo lo show!».

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