80 tonnellate di indumenti
San Martino, ancora furti
Hanno affrontato la tradizionale Raccolta promossa dalla Caritas senza il beneficio di un’estate di San Martino anticipata, al contrario hanno lavorato sotto la pioggia i 1.300 volontari che hanno permesso la raccolta di circa 80 mila chili di indumenti.
Hanno affrontato la tradizionale Raccolta promossa dalla Caritas senza il beneficio di un’estate di San Martino anticipata, al contrario hanno lavorato sotto la pioggia i 1.300 volontari che hanno permesso la raccolta di circa 80 mila chili di indumenti. Il ricavato della vendita sarà destinato a pagare spese mediche per farmaci e visite, ma anche occhiali di chi, arrivato davvero al gradino più basso della povertà, non può permettersi nemmeno le cure necessarie. Centocinquanta le parrocchie coinvolte in tutta la Diocesi che, come ogni anno, hanno risposto all’appello della Caritas diocesana.
«Un grande ringraziamento va proprio alle parrocchie, ai tanti volontari, agli operatori della Caritas – sottolinea don Claudio Visconti, direttore della Caritas –. Il loro impegno è sempre straordinario ed è un segnale molto positivo di prossimità ai poveri. Altrettanto significativa la generosità di quanti hanno donato per chi è in condizioni di difficoltà».
Accanto agli elementi positivi della Giornata della carità anche una nota disdicevole: «Purtroppo – continua don Claudio – abbiamo registrato anche quest’anno, anzi, in misura maggiore rispetto agli anni scorsi, il furto di moltissimi sacchi raccolti da chi precede i volontari della Caritas. Gli autori non sono persone bisognose che trattengono per sé quanto prendono, ma purtroppo persone che per pochi euro vengono assoldati per rubare gli indumenti. I mandanti sono ditte specializzate nel commercio di stracci, che in modo scandaloso sottraggono ai poveri quanto viene donato. È importante ribadire che dietro a questi furti non ci sono i poveri, ma persone che li sfruttano».
Non è ancora possibile invece stilare un bilancio per la raccolta dei viveri che continua per tutta la settimana alla Cascina Battaina ad Urgnano, dove è allestito il magazzino per lo stoccaggio. Il bisogno di alimenti è sempre più urgente dal momento che il «Programma europeo di sostegno agli indigenti» (programma gestito, in Italia, da Agea) per la fornitura di derrate alimentari destinate ai più poveri, è in via di chiusura. Per chi ancora volesse, è possibile donare prodotti a lunga conservazione come scatolame, pasta, riso, sale, zucchero, che saranno destinati ai centri di ascolto e strutture della diocesi che si occupano di assistere famiglie in difficoltà. Nell’ambito delle Giornate della carità, oggi le Caritas parrocchiali e i gruppi caritativi sono stati invitati ad animare la Messa proponendo letture e riflessioni riguardanti il tema della povertà.
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