Tre mesi fa nel suo negozio, in via Tasso, i carabinieri di Bergamo avevano scoperto oltre un chilo di hashish in panetti, e per lui, Pietro Invernizzi, parrucchiere di 56 anni, incensurato, erano scattate le manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. L'uomo era finito agli arresti domiciliari. Ora il giudice dell’udienza preliminare Vittorio Masia lo ha condannato con rito abbreviato, che concede lo sconto di un terzo sulla pena, a tre anni di reclusione, oltre a 14.000 euro di multa.
La sentenza è stata emessa in sede di giudizio immediato, la particolare formula che, nei casi di ritenuta evidenza della prova, consente di snellire notevolmente i tempi processuali. L’episodio contestato risale al pomeriggio del 28 marzo di quest’anno, un sabato. In quell’occasione i carabinieri del comando di via Delle Valli si erano appostati in borghese nelle vicinanze del negozio del professionista, «Da Pietro - Idee in testa», per tenerlo sotto controllo: era infatti arrivata notizia in caserma che il barbiere avrebbe tenuto nascosta della droga proprio all’intreno del negozio.
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