Cronaca
Mercoledì 01 Luglio 2009
Sudamericani irriverenti:
Micheletti diventa «Gorilletti»
Ve lo ricordate il mitico film di Woody Allen «Il dittatore dello stato libero di Bananas», in cui un imbranato collaudatore industriale, Fielding Mellish (appunto Woody Allen), decide - a causa di una delusione d'amore - di visitare il Bananas e, dopo un'esilarante serie di avvenimenti, diventa un rivoluzionario e addirittura il presidente del piccolo stato?
Nella realtà il Bananas non esiste, ma l'ambientazione era quella di un Paese centroamericano. L'Honduras, invece, esiste, è proprio nell'America centrale e da domenica 28 giugno è governata da Roberto Micheletti Bain, di origini bergamasche (il padre Umberto era di Bergamo città), nominato presidente a interim, che, almeno secondo buona parte dell'opinione internazionale, è un presidente improponibile, proprio com'era Fielding Mellish.
Il giorno dopo, il presidente dell'Ecuador aveva commentato: «Come si chiama questo signore che sta facendo la figuraccia della sua vita? Pinochetti?...». Comparando Micheletti con l'ex dittatore cileno Augusto Pinochet.
Martedì Micheletti, nominato presidente dopo un colpo di stato che ha deposto Zelaya, è stato ancor più ridicolizzato dal padre padrone del Venezuela, Hugo Chavez, che peraltro sembra pure lui una caricatura, il quale - come si può sentire nel video - ha apostrofato Micheletti come «Miceletti, Peleletti, Gaffetti, Goriletti».
Goriletti è il nomignolo dispregiativo più utilizzato anche dai sostenitori di Zelaya ed è una storpiatura di «gorilla», l'appellativo con il quale la sinistra latinoamericana identifica gli appartenenti alle élite nei Paesi della regione.
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