Cronaca
Mercoledì 24 Giugno 2009
Il bergamasco Giuseppe Bonaldi
a capo della Protezione civile
Tre telefonate in mezz’ora. Una ogni dieci minuti. Tutte targate Protezione civile. Per Giuseppe Bonaldi il nuovo incarico – da qualche giorno è diventato coordinatore nazionale della stessa Protezione civile dell’Ana, l’Associazione nazionale alpini – non si annuncia una passeggiata. Soprattutto in tempi di emergenze ancora in corso come questi, il daffare non manca. Eppure da buona penna nera, lui non si è fatto pregare troppo, nonostante l’impegno decisamente oneroso.
Quando da Milano, dove si trova la sede centrale, gli hanno comunicato la «promozione» - prima era segretario nazionale – si è messo subito al lavoro, rimpiazzando il generale Maurizio Gorza, con cui del resto aveva collaborato fino al giorno prima.
«Perché – tiene subito a sottolineare il sessantatreenne di Serina, ingegnere, una vita lavorativa trascorsa al Credito Bergamasco e ora, dopo la pensione, consulente dello stesso istituto di credito per il settore immobiliare - la protezione civile è il futuro degli alpini, sicuramente l’aspetto più qualificante dell’associazione».
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