«Carissimi malati, voi ci donate la vostra umanità. Vi auguro di cuore di guarire e di essere curati sempre meglio. Tutti dobbiamo esprimere la solidarietà verso i più deboli. È così che possiamo contribuire a fare del bene al mondo e a trasformare in bene il meccanismo del male e della vendetta». Sono le parole del vescovo Francesco Beschi, che questa mattina, nel padiglione d’ingresso della Fiera Nuova, trasformato in una chiesa, ha presieduto la Messa in occasione della 10ª giornata provinciale dei disabili, giunti in ottocento da tanti luoghi della Bergamasca, insieme ai famigliari, ai volontari e ai responsabili delle diverse strutture del territorio.
L’iniziativa è stata organizzata dal gruppo Alpini della Celadina in collaborazione con la Croce Rossa italiana-Gruppo pionieri di Bergamo. Erano presenti, fra gli altri, il neosindaco di Bergamo Franco Tentorio, i consiglieri regionali Carlo Saffioti e Marcello Raimondi, Luigi Trigona, della Camera di Commercio di Bergamo, Stefano Cristini, direttore dell’Ente Fiera Nuova, e Antonio Sarti, presidente provinciale dell’Associazione nazionale alpini. Assente per impegni istituzionali, il neopresidente della Provincia Ettore Pirovano ha invece telefonato al cav. Enrico Bonacina, capogruppo degli Alpini della Celadina, esprimendo il plauso per l’iniziativa.
«La ringraziamo per essere tra noi — ha detto don Mario Carminati, parroco della Celadina, salutando il vescovo —. La sua presenza è un bellissimo segno di vicinanza agli ammalati, alle loro famiglie e ai volontari». A monsignor Beschi è stato donato un libro sulla storia del gruppo Alpini della Celadina, che ha tagliato il traguardo del 25° anno di vita. Il vescovo è quindi passato tra i tavoli salutando i disabili, i familiari e i volontari. Per tanti il saluto si è trasformato in una carezza, che ha avuto un valore superiore alla parola. C’è stato anche un momento ecumenico: il vescovo ha abbracciato padre Giovanni Vaccaro, parroco della chiesa ortodossa russa di Bergamo e provincia, i cui fedeli si riuniscono nella chiesa dell’oratorio di Sant’Anna in Borgo Palazzo.
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