Da Bergamo all’Iran
per l'Heart Summit

Tre medici degli Ospedali Riuniti sono da poco tornati da Teheran, dove tra il 13 e il 15 maggio si è tenuto il secondo Heart Failure Summit, importante meeting internazionale dedicato allo scompenso cardiaco. Antonello Gavazzi, direttore del reparto di Cardiologia, Samuele Pentiricci , cardiochirurgo, e Maria Iascone, responsabile della sezione di Genetica Molecolare dei "Riuniti", sono stati chiamati dal Comitato Scientifico dell’evento a partecipare come rappresentanti del progetto “Scompenso Cardiaco”, attivo all’interno del Dipartimento Cardiovascolare dell’Ospedale di Bergamo, grazie al sostegno della Fondazione Credito Bergamasco.

Il progetto punta a favorire l’innovazione delle cure, valorizzando la ricerca, stages formativi e missioni di medici e infermieri in centri nazionali o internazionali specializzati nello studio di una patologia con tassi di mortalità ancora più elevati dei tumori. I tre professionisti hanno presentato otto relazioni sulle rispettive tematiche di competenza – infarto miocardico e scompenso cardiaco diastolico, chirurgia dello scompenso e ruolo della genetica -, condividendo le proprie esperienze con gli oltre 200 medici provenienti da tutto l’Iran presenti in sala.

Tra i relatori anche professionisti provenienti dall’Inghilterra, dalla Francia, dalla Germania e dall’Olanda e i Cardiologi dell’Ospedale Peter’s Bent Brigham di Boston, in collegamento diretto in video-conferenza. Il convegno ha trattato le cause, le caratteristiche, i trattamenti e le possibili complicazioni legate allo scompenso cardiaco, l’unica patologia del cuore che sta aumentando in modo significativo in tutto il mondo.

“L'esperienza è stata molto positiva – ha commentato Antonello Gavazzi - sia dal punto di vista scientifico che umano. Le nostre presentazioni hanno stimolato un grande interesse nei confronti del nostro Ospedale, tanto che abbiamo ricevuto diverse richieste di approfondimento e di collaborazione a vario livello. Sono contatti di questo tipo a garantire un costante miglioramento dei trattamenti e della qualità di vita dei pazienti con problemi cardiaci in tutto il mondo.”

“A seguito di questa positiva esperienza - informa Paolo Ferrazzi, direttore del Dipartimento Cardiovascolare degli Ospedali Riuniti -, proprio in questi giorni, abbiamo ricevuto l’invito per la partecipazione di un cardiochirurgo del nostro Centro al Convegno Nazionale di Cardiochirurgia Iraniana in programma ad ottobre”.

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