Dalla Regione via libera
al piano sul caldo

La medicina sul territorio e il saper prevedere le ondate di calore, per organizzare per tempo le misure adeguate, sono le armi che la Regione Lombardia ha messo in campo anche quest'anno con il suo Piano anti-caldo, rivolto in particolare agli anziani con più di 75 anni e ai soggetti fragili. La strategia, elaborata dagli assessorati alla sanità e alla famiglia, punta a identificare e monitorare le persone più a rischio (grazie anche ai registri dei soggetti fragili, che le Asl compilano dal 2006) e di pianificare interventi di prevenzione e di sostegno.

Nel dettaglio, è stato organizzato con la Protezione Civile e l'Agenzia regionale per l'ambiente un sistema che preveda le ondate di calore 24, 48 e 72 ore prima che si verifichino. Agli ospedali è stato chiesto di garantire posti letto da destinare a eventuali ricoveri, e di dare particolare attenzione agli anziani che arrivano al pronto soccorso. Le Asl sono invece state invitate a creare in collaborazione con i Comuni dei numeri verdi per le informazioni, e a potenziare i servizi a domicilio. Infine, anche per quest'anno è disponibile un opuscolo informativo che sarà distribuito nelle Asl, negli ambulatori medici e in tutte le aree in cui i cittadini vanno per avere informazioni anti-caldo.

«Non ci sono state problematiche negli anni precedenti - sottolinea l'assessore alla sanità Luciano Bresciani - e stiamo lavorando per migliorare sempre di più. Siamo in condizione di prevedere, e di agire per prevenire. Sul fronte dei posti letto, dal 2005 ad oggi abbiamo visto che i ricoveri sono molto bassi: quindi l'importante è dare forza alla medicina del territorio e all'aspetto predittivo». Sono più di 1 milione i lombardi sopra i 75 anni, e sono circa 500 mila le persone che in Regione sono soggette ad assistenza domiciliare (i due numeri si possono sovrapporre).

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