Bergamo per i giovani è spenta
Il divertimento notturno langue

Bergamo di notte non è elettrizzante per i giovani. Soprattutto città bassa. Sono molti i ragazzi che per divertirsi la sera optano per Città Alta o preferiscono puntare su Milano, Navigli e zona Brera, o sul Bresciano con i suoi laghi.

Nonostante ci siano un centinaio di esercizi notturni che lavorano nelle ore serali, la scarsa attrattiva dei locali, dove è quasi impossibile ascoltare musica dal vivo, la mancanza di parcheggi e i prezzi talvolta eccessivi determinano un cocktail non esaltante in città. Che diventa indigesto se ci considerano i problemi che scaturiscono in caso di eccessivo rumore: è sufficiente la lamentela di un residente per scatenare tutta una serie di controlli.

I gestori sono tra due fuochi: devono trasformare il loro bar o il loro pub in un ritrovo accattivante, ma nel contempo devono controllare che la situazione non scappi di mano. E che non debbano intervenire le forze dell'ordine.

Il locale del momento è il «Cheers», all'angolo tra via Moroni e Previtali, che sta riscuotendo molti consensi, ma in generale se si domanda a un giovane cosa pensa di Bergamo in versione serale la risposta è: «città morta».

Una città senza rumore, senza gente in strada e senza bar aperti è anche una città isolata e quindi anche meno sicura. Probabilmente ci vorrebbe più rispetto della convivenza civile da parte di chi si diverte e più tolleranza da parte di chi vuole dormire.

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