Per far sembrare più veri i documenti che ha mostrato ai carabinieri - dai quali risultava abitare nella Capitale - ha provato a parlare in romanesco. Ma è stato smascherato da uno dei militari in servizio all'Arma di Chiari, che gli ha risposto il vero romanesco, appurando così che con il dialetto di Roma il 51enne bergamasco non aveva veramente nulla da spartire.
Così Gialuigi Pisoni, 51 anni, nato a Alzano Lombardo è finito in manette. Il suo nome era inserito da anni nella lista del ministero dell'Interno dei ricercati più pericolosi d'Italia. Su di lui pendeva infatti un mandato di cattura internazionale perché deve ancora scontare 25 anni di carcere per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e per numerose rapine, oltre che per detenzione di armi.
I carabinieri della compagnia di Chiari lo hanno arrestato la notte scorsa in una cascina di Castenedolo, in provincia di Brescia: insieme a Pisoni sono state arrestate altre sei persone, quattro uomini e due donne, considerate suoi fiancheggiatori.
Il 51enne è stato bloccato al rientro dalla Spagna, da dove era stato estradato nel 2000: era però evaso dagli arresti domiciliari nel 2002 e secondo gli inquirenti in Spagna trascorreva gran parte della latitanza. Proprio qui era stato coinvolto in sparatorie con la polizia: era coinvolto anche nell'indagine sul trasporto in Italia di 120 chili di cocaina.
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