Addio ai fratellini di Caravaggio
Palloncini colorati per ricordarli

Una folla commossa, si pensa che ci fosse più di un migliaio di persone, ha partecipato sabato, nella chiesa parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico a Caravaggio, ai funerali di Micaela e Francesco Legramandi, di 8 e 3 anni, morti sabato 16 maggio nel tragico incidente d'auto lungo l'autostrada A1, vicino a Reggio Emilia.

La chiesa era gremita, così come la piazza antistante. Alla conclusione del funerale sono stati distribuiti palloncini colorati che sono stati liberati in cielo quando il carro funebre si è diretto verso il cimitero salutato dagli applausi e da tante, tante lacrime.

La mamma Angela Salzano, ferita nell'incidente, era presente seduta su una sedia a rotelle, con il collarino e una gamba ingessata. Un dolore infinito, in mano aveva una rosa bianca. C'erano anche i compagni di scuola della 3ª A di Micaela. L'hanno ricordata come una bambina sempre sorridente e con la battuta pronta, coraggiosa perché non piangeva mai quando si faceva male. E l'hanno immaginata giocare a calcio, sport di cui era molto appassionata, insieme al fratellino nei prati del cielo.

Il vice parroco di Caravaggio, don Roberto Musa, che ha celebrato il funerale insieme a tutti i sacerdoti del centro della Bassa, ha sottolineato: «Quando ci sono tragedie così grandi come questa le parole sono inutili. Tutto quello che possiamo fare è stare vicino ai loro cari con l'aiuto e la preghiera».

I due bambini il 16 maggio erano partiti dalla loro casa di Caravaggio per andare a Latina per partecipare il giorno dopo alla prima Comunione della cuginetta: erano in viaggio sulla monovolume guidata dalla mamma quarantenne e con loro c'era anche la terza sorellina, Maria, gemella di Francesco, e pure il loro cagnolino. Ma lungo l'A1 l'auto aveva sbandato, all'improvviso: la Volkswagen Sharan si era ribaltata e aveva sfondato il guardrail, finendo fuori dalla carreggiata. Ferite la mamma e Maria, dichiarata fuori pericolo qualche giorno dopo.

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