Frode fiscale, seconda condanna
per un imprenditore di Fara d'Adda

Ancora una condanna per Pietro Angellotti, 43 anni, di Pontirolo, amministratore della Fara.Lat, l’azienda di Fara d’Adda che commercializza latte e derivati. L’imprenditore è stato condannato a un anno e 4 mesi (pena sospesa e indultata) con rito abbreviato dal gup Alberto Viti. Difeso dall’avv. Luigi Villa, Angellotti era accusato di far parte di un giro di false fatturazioni finalizzato all’evasione fiscale. Per il pm la sua ditta avrebbe acquistato fatture fasulle datate 2002 per 624 mila euro da una società cartiera bresciana, gestita da Carlo Guzzago, 75 anni, di Trenzano, già condannato dal tribunale di Brescia. Lo scopo era quello di innalzare fittiziamente i costi nella contabilità aziendale in modo da risultare a credito dell’Iva. In questo modo, la Fara.Lat avrebbe evaso il Fisco per centinaia di migliaia di euro.

Tutto risale a un controllo incrociato effettuato dalla Guardia di finanza. Dalla società cartiera di Guzzago si era risaliti alla Fara.Lat. Lo scorso aprile Angellotti era stato condannato a 4 anni per una frode fiscale nell’ambito delle quote latte. Con Pietro Angellotti era stato condannato anche il fratello Antonio, 54 anni, pure lui amministratore della Fara.Lat: tre anni la pena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA