Bettoni: il clima pre elettorale
genera una pericolosa confusione

Il progetto di comprensorio sciistico dell’Alta Valle Seriana-Val di Scalve, portato avanti dalla Provincia, prevede il collegamento e l’integrazione tra le stazioni sciistiche. La proposta è stata elaborata d’intesa con le comunità Montane e interessa i territori dei Comuni di Ardesio, Colere, Gromo, Oltressenda Alta, Schilpario, Valbondione, Vilminore di Scalve. Obiettivo del progetto è l’individuazione delle aree che consentano il collegamento fra le tre stazioni sciistiche per dar vita ad un unico comprensorio sciistico, con valenze funzionali che potranno essere estese anche oltre la stagione invernale per abbracciare quella turistica e agrituristica estiva.

“Vogliamo consentire la costituzione di un bacino funzionalmente ed economicamente sostenibile – spiega il Presidente della Provincia, Valerio Bettoni – per creare una dimensione complessiva che sia in grado di favorire nuovi posti di lavoro, occupazione e ricettività turistica oltre ad offrire un comprensorio sciistico di qualità e attrattivo per turisti e sportivi. Dire comprensori sciistici significa anche pensare alla creazione in tempi graduali di un migliaio di posti di lavoro, che sono vitali perché la montagna possa svilupparsi e avere un futuro”.

Inevitabile che il tema dei comprensori sciistici entri nel dibattito politico pre-elettorale. “E’ un tema serio, su cui abbiamo lavorato a lungo e con il massimo impegno – continua il Presidente Valerio Bettoni – e non posso accettare che vengano fatte speculazioni a soli fini propagandistici. Ancor più inaccettabili sono la superficialità e la disattenzione con la quale vengono dati e ritirati parere, giudizi e anche firme sull’argomento. Ho appreso che l’on. Pirovano e Cornolti si sono espressi sul progetto dei comprensori sciistici: l’uno firmando distrattamente un documento e rimangiandosi poi la firma; l’altro con un sostegno di massima alle limitazioni del progetto, riservandosi però di valutare meglio i contenuti complessivi più avanti nel tempo. Eppure i loro gruppi politici di riferimento nel Consiglio Provinciale non avevano manifestato questi orientamenti o perplessità. Dev’essere il clima pre-elettorale che ingenera questa pericolosa confusione o il nuovo che avanza. Per quanto mi riguarda come Presidente riconfermo l’assoluta validità della proposta e continuerò senza incertezze su questa strada”.

Negli elementi essenziali, il progetto prevede: - esigenza di operare con il massimo delle attenzioni rispetto alle valenze ambientali, naturalistiche; le scelte dovranno garantire la salvaguardia dei luoghi e del territorio.

“Anche a noi sta a cuore la tutela del territorio e del paesaggio – sottolinea Bettoni - e posso garantire che nessun progetto verrà realizzato se non supererà le verifiche di compatibilità ambientale”. - La proposta deve limitarsi ad individuare quelle aree strettamente necessarie e indispensabili per collegare tra di loro le stazioni sciistiche già esistenti e l’incremento deve essere modesto rispetto all’attuale demanio sciabile. - non saranno ammessi interventi residenziali di seconde case in quota. - Il progetto non può limitarsi alla sola pratica dello sci ma deve estendersi alla valorizzazione complessiva delle risorse autentiche delle nostre montagne: ricettività, promozione del paesaggio, delle bellezze naturali, sostegno all’agricoltura e valorizzazione dei prodotti tipici.

“In gioco non c’è la creazione o meno di qualche collegamento con le stazioni sciistiche esistenti – conclude il Presidente Valerio Bettoni – ma c’è piuttosto il destino delle aree di montagna che con questo progetto possono affrontare il futuro; in mancanza di ciò e con le incertezze messe in campo da Pirovano e Cornolti si rischia di cancellare ogni possibile prospettiva di vita e di economia per la gente di questi territori”.

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