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«Mi preme sottolineare – dichiara l’assessore provinciale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Luigi Pisoni – che si tratta di interventi di prevenzione effettuati da personale volontario autorizzato e specificatamente addestrato allo scopo. La necessità dell’opera di contenimento del cinghiale è dettata dal sovrannumero delle sue popolazioni che, in particolari circostanze, possono causare ingenti danni alle colture». Diversi sono i soggetti interessati da queste operazioni. Da evidenziare i risultati ottenuti dal lavoro sinergico tra il Corpo di Polizia provinciale e l’Atc Prealpino, che coordina le squadre degli operatori faunistici, e il supporto derivante dalle segnalazioni che i sindaci, gli agricoltori e le loro organizzazioni fanno alla Sala operativa della Provincia.
«Con queste nuove operazioni – informa Pisoni – ammontano a 31 i cinghiali abbattuti dall’inizio del nuovo anno. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, risultano 13 gli abbattimenti effettuati in più». Dei 31 cinghiali abbattuti finora, 14 sono femmine e 17 maschi. I territori interessati: Cerete (6 cinghiali uccisi), Sovere (5), Entratico (2), Strozza (2), Casnigo (2), Predore (2), Clusone (3), Endine (1), Sorisole (3), Gandino (3), Clanezzo e Zandobbio (1).
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