Quel che è certo – hanno sottolineato Milesi e Bettoni – è che si è lavorato e senza tregua in questi anni di sollecitazioni moltiplicate e di opere adeguate perché Bergamo possa tenere il passo, essere all’altezza dei tempi, sostenere la sfida con la modernità. «Siamo una provincia fortemente industrializzata e c’è un bisogno vitale di infrastrutture per velocizzare i tempi. Ci si sta muovendo perché nel giro di qualche anno si arrivi da San Giovanni Bianco a Clusone senza più intralci, code, congestioni di traffico. Il passo è quello giusto, del resto basta dare un’occhiata alle opere inaugurate negli ultimi tempi e alle altre che andranno al traguardo nei prossimi, a partire dalla variante di Riva di Solto, a inizio aprile, dopo il primo lotto della tangenziale sud (seguiranno gli altri due, uno entro fine 2009 e il terzo entro il 2010) e dopo il terzo lotto della variante di Arcene».
A proposito della variante di Clusone, Milesi e Bettoni hanno sottolineato come sia stata finita con un ribasso del 35% che serve alla Provincia per ulteriori interventi stradali e con un anticipo sui tempi, «un anno di vantaggio con benefici per chi vive in questa regione e per i turisti che vi si recano. Altrettanto sta andando per la variante di Riva di Solto, pure con un anticipo di 5-6 mesi. Per completare il quadro, quest’anno partono sul territorio bergamasco due miliardi di euro per le grandi opere, BreBeMi in primis e anche questi interventi sono un tonico straordinario per l’economia in un tempo di crisi come quello che stiamo attraversando».
A chiudere la panoramica c’è stata la veloce radiografia della rotezione civile, con un patrimonio incomparabile di 7 mila volontari e 72 tra associazioni e gruppi, ai quali vanno aggiunti gli alpini e i gruppi degli incendi boschivi. «Non a caso siamo ai primi posti in Italia per efficienza e capacità di intervento, qualità riconosciute dalla Regione Lombardia, con puntuale coinvolgimento delle forze bergamasche nelle emergenze che si presentano, i roghi estivi al Sud e il maltempo al Nord, come a Cuneo. A giorni intanto partirà la costruzione del centro di Protezione civile ad Azzano, vicino all’aeroporto congiuntamente alla Regione Lombardia».
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