In Italia 2 milioni di case
diroccate e abbandonate

In Italia ci sono oltre due milioni di case disabitate perchè diroccate e abbandonate e il Piano Casa del Governo potrebbe renderne economicamente vantaggioso il recupero. Occorre però aumentare il termine per intervenire oltre l'anno previsto dal Piano. Termine che va bene solo quando il proprietario è direttamente interessato ad operare, mentre spesso il problema principale con queste tipologie di abitazioni è risalire alla proprietà. E' quanto si legge in una nota di Assoedilizia. Le abitazioni diroccate e abbandonate, spiega l'associazione della proprietà edilizia, sono prevalentemente ubicate nelle campagne, in zone boschive o montane, molte si trovano in posizioni panoramiche privilegiate. Si tratta di casolari, casupole, baite, ville rustiche, antiche magioni, casali, rocche, cascinali,masserie, iscritte al catasto terreni o al catasto fabbricati ovvero abusive, o ancora semplicemente non iscritte ai catasti.

Non infrequenti, anche gli immobili del demanio civile e militare. Assoedilizia, per prima, ha ritenuto opportuno segnalare il fenomeno per sollecitare Governo ed amministrazioni locali a favorire il recupero anche parziale di questo patrimonio importante. Uno dei suggerimenti proposti da Assoedilizia verteva proprio sull'incremento volumetrico che, in molti casi, è condizione indispensabile per la convenienza del recupero. Ed in questo senso si è mosso il Piano Casa del Governo.

La tipologia edilizia presentata dai 2 milioni di case "fotografate" dalla ricerca Assoedilizia è quella cui più si attagliano le possibilità operative offerte dal Piano Casa governativo. Ma, al fine di rendere concretamente realizzabili questi interventi, occorrerebbe,proprio perchè c'è da supporre che nella maggior parte dei casi non si attivino i proprietari, prevedere per questa ipotesi un termine di intervento superiore a quello annuale.

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