Gli avvocati che sostengono le ragioni di Giuseppe D'Antoni, 86 anni, di Cenate Sotto (dirigente dello stabilimento di Sabbio dal 1961 al 1965), di Giorgio Lania, 76 anni, di Bergamo (membro del comitato di gestione del reparto di Sabbio dal '73 al '75) e di Massimo Pugliese, 83 anni, di Valverde, in provincia di Pavia (direttore dello stabilimento dal '76 all'80) hanno chiesto che non vengano accettate come parti civili la Fim Cisl e la Fiom Cgil (se non per i lavoratori iscritti al sindacato) poiché delle 17 parti offese nessuna risulta iscritta alla Fim e solo poche alla Fiom. Ma i legali dei sindacati controbattono che lo Statuto dei lavoratori prevede che il sindacato si occupi della salute di tutti i lavoratori e non solo degli iscritti a questa o quella sigla che ne tutela i diritti. Pertanto Fim e Fiom hanno chiesto che l'istanza della difesa non venga accolta.
Il giudice Donatella Nava si è riservata di decidere nell'udienza del 30 aprile.
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