In tre righe, si legge in un comunicato diffuso dai Verdi, «l’assessore informa “che da fine gennaio u.s. il nuovo ospedale di Piario è funzionante, il presidio è stato collaudato, i traslochi sono stati completati e tutti i reparti sono stati messi in esercizio”».
Sempre oggi, proseguono i Verdi, «apprendiamo dalla stampa locale che ben due lettere che evidenziano tutt’altra situazione all’interno della struttura sono state inviate da operatori del pronto soccorso e dell’unità operativa di medicina. In queste lettere si denunciano: inadeguatezza degli spazi, condizioni disagevoli, carenza di personale e soprattutto la presenza (tuttora) di operai al lavoro, con conseguenti ripercussioni sull’igiene e la sicurezza. “E’ incredibile, non ho mai ricevuto una risposta tanto evasiva e mistificatoria da parte di un assessore regionale – commenta Marcello Saponaro -. Nulla risponde sui pesanti disservizi che insieme al consigliere Giuseppe Benigni ho segnalato nell’interpellanza, nulla sull’inefficienza nella gestione della transizione da Clusone, nulla sui tempi necessari per l’entrata in funzione di tutti i reparti previsti. Tre righe per dire che va tutto bene nel giorno in cui gli operatori scrivono ai vertici dell’azienda sanitaria che tutto va male. La tecnica è la stessa usata dal direttore Amadeo: il giorno dei controlli la polvere si mette sotto il tappeto e agli operai si chiede di restare a casa. Il suggerimento di Amadeo – prosegue Saponaro - di “risolvere i problemi nelle sedi interne opportune” è inaccettabile: i panni sporchi, quando si tratta di soldi dei contribuenti, non possono essere lavati in casa ma devono essere lavati in piazza».
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