«Alla luce delle nuove ricollocazioni geografiche e geopolitiche – sottolinea l’assessore provinciale alle Politiche sociali Bianco Speranza – diventa prioritario cercare di conoscere meglio l’Unione europea oggi: il suo assetto demografico, le sue carte giuridiche fondamentali e fondanti, i diritti dell’individuo e delle minoranze riconosciuti, l’identità dei popoli che la compongono, ma, soprattutto, chi sono i nuovi cittadini che negli ultimi anni sono entrati a far parte dell’Unione europea e quali i rapporti tra essi».
Il percorso didattico-formativo – aggiunge l’assessore – «proverà a offrire le prime risposte e degli spunti di riflessione, proponendosi di incontrare e conoscere i nuovi cittadini dell’Unione europea, e fra questi in particolare i romeni e i polacchi, le cui comunità sono presenti in maniera significativa nella nostra provincia, nonché di approfondire il rapporto tra questi ultimi e i cittadini italiani, considerando l’attuale assetto istituzionale e sociale dell’Unione europea».
Il programma prevede per giovedì 19 febbraio il primo incontro, dal titolo «L’Unione europea si apre verso l’Est», con gli interventi dell’assessore Bianco Speranza che aprirà i lavori; di Carlo Corazza, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, che affronterà il tema «I nuovi cittadini europei: inquadramenti istituzionali, storie di popoli, di flussi migratori, di diritti individuali e delle minoranze»; di Massimo Pastore, avvocato e socio Asgi, con una relazione dal titolo «Da extra-comunitari a comunitari: cittadini neocomunitari e nuova disciplina della libera circolazione».
Nei due incontri successivi si lascerà spazio alla riflessione sui cittadini polacchi (26 febbraio) e romeni (5 marzo), mentre il 12 marzo verrà affrontato il tema «Normative nazionali italiane e dei Paesi dell’Europa dell’Est» e la chiusura del corso, prevista per il 19 marzo, avrà per tema le «Prospettive di integrazione e di gestione dei conflitti».
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