La quota stanziata dal Comune è di 500 mila euro, mentre a breve il Consiglio di amministrazione della Fondazione delibererà l'ammontare del suo contributo. «L'iniziativa è aperta anche ad altri soggetti - spiega l'assessore alle Politiche sociali Elena Carnevali -, e in particolare con la diocesi è già stata avviata una collaborazione». L'assessore sottolinea che con il fondo gestito dalla Caritas «che è provinciale, non ci sono sovrapposizioni e insieme siamo al lavoro per coordinare l'intervento sul territorio cittadino».
Che qualcosa stesse bollendo in pentola lo si era capito quando il primo cittadino Roberto Bruni, presentandosi ai cittadini come candidato sindaco del centrosinistra per il voto alle prossime comunali, aveva accennato a «misure straordinarie in collaborazione con una importante Fondazione inserite nel bilancio 2009» e affermato che «i servizi cresceranno, se non in quantità di certo in qualità». Arrivata la conferma: «Insieme alla Mia Palafrizzoni ha istituito un fondo che garantirà aiuti a chi è in difficoltà - afferma Bruni -. Il meccanismo di erogazione ancora non è ancora del tutto definito, ma il progetto è concreto».
Le modalità di intervento si stanno affinando, ma Carnevali specifica: «Interveniamo a sostegno di chi ha visto una diminuzione di reddito per la perdita del lavoro nell'ambito della crisi delle aziende. Abbiamo chiesto dati ai Centri per l'impiego, ed è emerso che nell'ultimo periodo fra i loro iscritti sono 1.206 quelli che hanno visto una cessazione del rapporto di lavoro. Fra questi 727 avevano contratto a tempo determinato e 335 erano interinali. L'iniziativa coinvolgerà i residenti che potranno dimostrare di avere perso il lavoro in determinate circostanze».
Ci sarà un limite di reddito? «Stiamo verificando e valutando i criteri nel dettaglio». I fronti d'azione, come si diceva, saranno due: l'accesso ai servizi con l'aiuto al pagamento di rette di nidi e scuole sia statali che paritarie, ma anche quello del microcredito: «Per diminuire le ripercussioni della crisi saranno istituiti dei prestiti che le famiglie potranno restituire a condizioni agevolate. Sappiamo che la congiuntura iniziata nel 2008 durerà almeno fino al 2010, l'auspicio è poter proseguire su questa strada anche in futuro». Dal canto suo, il presidente della Mia Giuseppe Pezzoni ricorda che lo strumento in via di attivazione «è molto complesso e volto a coprire con modalità innovative e a largo raggio i nuovi bisogni (ancora in parte da identificare) senza sostituire o surrogare le politiche sociali già attive», sottolineando che l'argomento sarà dibattuto nel prossimo Cda.
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