L'annuncio arriva nel giorno dell'incontro nella Capitale - al quale ha partecipato anche l'assessore al Bilancio del Comune di Bergamo, Dario Guerini - e dopo che l'Anci ha annunciato non la rottura, come ipotizzato qualche giorno fa, ma una sospensione dei rapporti con il governo, a partire proprio dalla conferenza unificata di oggi.
Il presidente dell'Anci, Leonardi Domenici, ha incontrato questa mattina il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per affrontare il nodo del divieto di utilizzare i proventi delle alienazioni immobiliari per finanziare gli investimenti. L'incontro ha evidenziato «luci ed ombre», ha sottolineato Domenici, ma è stato comunque un incontro «importante ed è stato positivo che abbia avuto luogo prima del consiglio nazionale».
L'Anci e il ministro dell'Economia si sono dati appuntamento a mercoledì prossimo per «verificare la disponibilità del governo a modificare» la norma della manovra d'estate che appunto impedisce i Comuni la possibilità di contabilizzare i proventi degli immobili ai fini del patto di stabilità, cosa che, ha denunciato Domenici, costringerebbe molti di questi a bloccare gli investimenti.
Per quanto riguarda Bergamo, nel programma triennale delle opere pubbliche sono previsti lavori per 62 milioni nel 2009, 63 nel 2010 e 51 nel 2011. Le opere sarebbero state finanziate per il 70% con alienazioni. Tolte dal calcolo le alienazioni, in città si potrebbe - come aveva denunciato il sindaco - nella migliore delle ipotesi, arrivare a 10 milioni di opere l'anno.
Ecco perché oggi è arrivato il segnale: Palazzo Frizzoni sembra intenzionato a decidere per la violazione del patto.
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