L'amministratore delegato Giambattista Scarfone, il direttore di esercizio Stefano Bernardi e il presidente Gianfranco Ceruti hanno spiegato che le sbarre (invocate da molti cittadini e dalla Lega Nord preoccupati per il pericolo di incidenti al passaggio del «trenino») rallenterebbero troppo il traffico. «Il macchinista è responsabile di eventuali ostacoli sul percorso, essendo questa una metro-tranvia (contrariamente al treno, dove il guidatore non risponde in caso di ostacoli): significa che è tenuto a rallentare se vede veicoli o persone che possano generare situazioni di pericolo. Chi percorrerà gli attraversamenti dalla strada dovrà ovviamente rispettare i semfaori».
Le prove sinora effettuate - hanno riferito i dirigenti - rassicurano sull'efficacia dei sistemi di frenata. Si tenga conto che la velocità media sarà di 25 chilometri orari e difficilmente, lontano dagli incroci, si toccherà la punta massima di 70, essendo le fermate ravvicinate.
Anche nel resto d'Europa questo genere di trasporti non comporta la presenza di sbarre.
Piuttosto si sta pensando a come rendere il più possibile visibili gli attraversamenti: un'ipotesi è quella di giocare sull'incidenza che l'effetto cromatico può avere sull'occhio di chi si avvicina ai binari e allora ecco l'idea di colorare gli attraversamenti a scacchi, puntando sul giallo. Ma la proposta andrà concordata con i Comuni interessati, hanno precisato i dirigenti di Teb.
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