Ad Alzano, la Fondazione Martino Zanchi per il 2009 chiederà al giorno un euro in più rispetto al 2008, mentre a Brembate Sopra e alla Fondazione Casa di ricovero Santa Maria Ausiliatrice di via Gleno si chiederà 1 euro e 20 centesimi in più al dì.
«La situazione è complessa e varia a seconda di ogni singola struttura - specifica monsignor Maurizio Gervasoni, presidente dell'Associazione San Giuseppe -. In Lombardia la realtà delle case di riposo è in uno stato di generale difficoltà. Sicuramente la Regione dovrebbe adeguare il contributo e alleggerire famiglie e comuni. Le strutture, infatti, somigliano sempre di più a piccoli ospedali, con conseguente crescita dello spessore sanitario-assistenziale e delle spese».
Sembrano infatti dettati da specifiche situazioni interne gli aumenti più alti registrati nelle nostra provincia: «Abbiamo dovuto adeguare il personale agli standard regionali, assumendo otto nuovi infermieri, rinnovare i contratti dei dipendenti scaduti da tre anni, risanare una politica di gestione problematica e supplire alla mancanza di liquidità, il tutto a fronte dell'odierna crisi economica e della progressiva diminuzione delle entrate legate a eredità e beneficienza», spiega Dario Perico, nuovo direttore amministrativo del Centro don Orione di Bergamo. Spetta infatti a questo centro di ricovero cittadino il primato degli aumenti delle rette, che, nel 2009, saranno pari a 4,5 euro in più al dì, maggiorati di altri 2 euro in caso di camera singola. «A fronte di un mancato adeguamento delle tariffe negli ultimi anni - specifica Perico -, non abbiamo fatto altro che riallinearci agli standard provinciali».
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Case di riposo, allarme per l'aumento delle rette