Gli studenti: garantire sicurezza
Faremo assemblee nelle scuole

«Alle 7,40 di giovedì 24 ottobre, giorno della chiusura del sottopasso, più di 500 studenti si sono radunati nel piazzale della stazione per protestare contro la chiusura del passaggio che collega la stazione a via Gavazzeni. La chiusura del sottopasso è dovuta all'inizio dei lavori alla stazione, che potevano essere fatti in periodi di vacanza scolastica e avrebbero evitato disagi a studenti, lavoratori, pendolari e semplici cittadini».

«Abbiamo ribadito come la sicurezza creata dal sottopasso, frutto di anni di lotte studentesche e di manifestazioni, non viene garantita da un marciapiede stretto e affollato, in una delle strade più trafficate di Bergamo. Le istituzioni che dovrebbero tutelare la nostra sicurezza, sono le stesse che oggi negano l'accesso al sottopasso, le stesse che hanno permesso di organizzare lavori senza un minimo di cognizione di causa, le stesse che non fanno nulla nemmeno per accelerare questi lavori».

«Sicurezza che anche le obsolete o incomplete infrastrutture del Polo Gavazzeni non riescono a darci. Con lo slogan “Non passiamoci sopra” il Collettivo Studenti Polo Gavazzeni si è poi mosso in corteo su quella strada che ogni mattina gli studenti dovrebbero percorrere impiegando circa 30 minuti per raggiungere la propria scuola, mentre con il sottopasso il tragitto era di 15 minuti».

«Chiaramente, come ci ha caldamente suggerito l'assessore comunale Ceci, dovremo svegliarci prima al mattino, anche se molti di noi raggiungono già il centro di Bergamo con il primo pullman disponibile. Stamattina, con la chiusura del sottopasso, si è dato il via al servizio navette: 8 autobus che hanno ospitato una decina di persone, specchio di come la pensata degli amministratori non ha trovato riscontro nella popolazione studentesca. Navette che pesano sulle tasche pubbliche, così come pesano gli agenti di polizia volti a presidiare il tragitto, e che inoltre riusciranno ad ospitare un numero esiguo di studenti rispetto alla richiesta totale, oltre ad in balia del traffico mattutino di via Gavazzeni».

«Alle 9 il corteo studentesco si è concluso con una piccola assemblea all'incrocio tra via Gavazzeni e via Europa, permettendo agli studenti di entrare in aula per la seconda ora. Incrocio quest'ultimo che negli orari di entrata e uscita della scuola, essendo mal regolato, causa non pochi disagi ad automobilisti e pedoni ed è stato teatro di numerosi incidenti stradali».

«Gli studenti chiedono misure urgenti e tangibili per salvaguardare il diritto allo studio e alla sicurezza sulle strade, provvedimenti che potevano essere presi preventivamente sull'inizio dei lavori o che addirittura potevano essere evitati assegnando la ristrutturazione ad un periodo di vacanza. Il Collettivo Studenti Polo Gavazzeni ha deciso di continuare la protesta e nei prossimi giorni organizzerà, all'interno delle scuole del Polo, assemblee sul tema del sottopasso e della sicurezza».

Collettivo Studenti Polo Gavazzeni

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