Cronaca
Mercoledì 23 Ottobre 2013
I dializzati bergamaschi a Santiago
Hanno percorso 300 km a piedi
Il «sogno impossibile» è diventato realtà: i tre dializzati bergamaschi, partiti il 9 ottobre da Bergamo, hanno completato a piedi ben km lungo il Camino di Santiago de Compostela. Un'impresa compiuta, per la prima volta in assoluto, da persone con questa malattia.
Il «sogno impossibile» è diventato realtà: i tre dializzati bergamaschi, partiti lo scorso 9 ottobre da Bergamo, hanno completato a piedi ben 300 km lungo il Camino di Santiago de Compostela. Un'impresa compiuta, per la prima volta in assoluto, da tre persone che devono convivere quotidianamente con la malattia.
Enzo Carrara di Gandino, Marco Minali di Treviolo e Paolo Beretta di Bagnatica, hanno percorso in meno di due settimane il tratto che, in territorio spagnolo, separa la città di Leon da Santiago de Compostela. Enzo e Paolo sono in dialisi all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, mentre Marco è trapiantato di rene da vent'anni.
«Sembrava impossibile – commenta Enzo a caldo - e invece grazie all'Associazione Nazionale Dializzati e alla collaborazione con un azienda farmaceutica del settore l'avventura è pienamente riuscita. È stato molto impegnativo, anche se a volte subentrava la febbre, specie dopo la soglia chilometrica di 25 chilometri. Lungo il percorso abbiamo più volte fatto dialisi grazie a contatti stabiliti preventivamente, anche se dobbiamo ammettere che il livello organizzativo è migliore in Italia».
Il gruppo, affiatato e carico d'entusiasmo (nonostante la pioggia) era affiancato da Laura Pezzotta, moglie di Carrara, e Valentina Paris di Levate, presidente dell'Aned. «La nostra Onlus - conferma Paris - riunisce i pazienti affetti da malattie renali croniche, dializzati e trapiantati d'organo. Nel 2013 è stata premiata con la Medaglia d'oro al merito della Sanità per i risultati raggiunti, soprattutto nell'ottenimento di leggi e tutele che hanno migliorato la qualità della vita di dializzati e trapiantati di rene».
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