Cronaca
Martedì 22 Ottobre 2013
La mappa delle città più inquinate
Bergamo è settima in Italia
Bergamo è una delle città più inquinate d'Italia. Per l'esattezza occupa il settimo posto nella classifica redatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha preso in considerazione 1100 città in tutto il mondo.
Bergamo è una delle città più inquinate d'Italia. Per l'esattezza occupa il settimo posto nella classifica redatta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha preso in considerazione 1100 città in tutto il mondo.
Fra le 30 città italiane prese in esame , la più inquinata è Torino con 47 microgrammi per metro cubo d'aria, seguita da Milano e Napoli con 44, Padova con 43 e Modena con 42. Poi si trovano Brescia con 41, Bergamo con 40 rientrando comunque nei limiti di legge.
Lo studio dell'Oms rientra nell'ambito di quello più ampio, pubblicato qualche giorno fa, che rendeva ufficiale il collegamento tra inquinamento atmosferico e cancro. Più nel dettaglio, la mappa dell'Oms mostra le emissioni di particolato in tutto il mondo, e precisamente il PM10 e il PM2,5, ovvero il particolato sottile rispettivamente del diametro di 10 micron e 2,5 micron.
La ricerca si è concentrata su 1100 città di 91 Paesi dell'intero globo, e tra esse c'erano anche le 30 italiane, fra cui Bergamo. Non solo le principali come Roma e Milano, ma è stato effettuato uno scan molto dettagliato del nostro Paese, da Nord a Sud. Nell'elenco infatti compaiono anche città più piccole come Forlì, Cremona e Novara. I dati presi in considerazione riguardavano il periodo 2003-2010 e le relative misurazioni degli agenti inquinanti effettuate con strumenti ufficiali in ogni città.
La scelta non è casuale. La banca dati infatti si propone di rappresentare i livelli dell'esposizione umana, e quindi cattura principalmente le misurazioni delle stazioni di monitoraggio situate nei centri urbani, nelle zone trafficate, nelle aree residenziali e commerciali. Il livello medio di PM10 in tutto il mondo varia tra i 21 microgrammi per metro cubo e i 142, con una media, che separa l'inquinamento “preoccupante” da quello che non lo è, a 71 microgrammi.
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