Casirate tappezzata di cartelli
Non sono vandali, è solidarietà

Con un «blitz» notturno Casirate d'Adda è stata tappezzata di manifesti. Sono sul sagrato della chiesa, al cimitero, sulla cancellata del centro anziani, vicino alla biblioteca. Non è il raid di teppisti, ma un'iniziativa di solidarietà.

“Oltre i margini”, la solidarietà tappezza Casirate

 

Con un «blitz» notturno Casirate d'Adda è stata tappezzata di manifesti. Sono sul sagrato della chiesa, ma anche nella zona del cimitero, lungo la cancellata del centro anziani comunale, sul monumento ai Caduti e vicino alla biblioteca. Non è il raid di teppisti, ma un'iniziativa di solidarietà.

Molti li hanno scoperti di primo mattino, uscendo di casa per recarsi a scuola e al lavoro: i grandi manifesti murali riportano foto di donne e bambini e brevi poesie.  E' la provocazione organizzata per l'inaugurazione della mostra “Oltre i Margini”, in programma venerdì 18 ottobre alle 20.45 nella Sala Mediatica della Biblioteca.

Al centro dell'attenzione c'è l'attività di Patrizia Lavaselli, docente di artistica nelle scuole locali, impegnata da anni a sostenere il disagio delle recluse del carcere di massima sicurezza di Zomba, in Malawi.

“E' evidente – spiega Patrizia – che il nostro raid notturno non ha alcun intento vandalico (ci mancherebbe, da insegnanti…), tanto da essere preventivamente autorizzato da Comune e parrocchia. Abbiamo usato le accortezze del caso con un unico intento: scuotere la routine, far comprendere che ci sono realtà che bussano alle nostre porte, ma soprattutto alle nostre coscienze”.

L'attenzione “all'altro” sarà il tema portante delle iniziative culturali dell'Autunno Casiratese. A ben guardare la povertà (il 18 ottobre è la Giornata mondiale contro la miseria…) e le condizioni carcerarie sono un urgenza anche nelle nostre nazioni “progredite”.

“Siamo tutti sulla stessa Terra – aggiunge Patrizia - e soprattutto siamo tutti figli di Dio. Un'affermazione ovvia e condivisa, ma misurarla nell'inferno di Zomba è cosa che mette alla prova. Il vero “angelo”, per le donne recluse e per i bambini costretti a vivere con loro dietro le sbarre, è padre Piergiorgio Gamba dei Monfortani. E' il cuore pulsante di ogni nostra attività,  a cominciare dall'asilo per i più piccoli creato all'interno del carcere.  Il nostro progetto Happy Island ha anche avviato la produzione, con le detenuto, di shopping bags artigianali che venderemo in Italia. Potrebbero diventare un oggetto esclusivo, un “lusso solidale”. Sono segni di speranza che vogliamo sostenere in ogni modo, anche con il raid notturno, perché nulla è più contagioso della solidarietà”.

Ad aiutare Patrizia, armati di colla, scale e cartelloni, c'erano fra gli altri anche Silvia Crippa, docente di lettere a Casirate, e Giacomo Mignani di Casnigo. Quest'ultimo è anima, insieme a Gianmarco Lanza di Gazzaniga, di FaeforLif onlus, organizzazione nata lo scorso aprile per supportare e finanziare progetti in ambito umanitario portati avanti da associazioni locali senza rilevanza mediatica.

“Utilizziamo la fotografia - spiega Mignani - come strumento di sensibilizzazione. Pensiamo che le immagini e la musica, arrivino molto più direttamente di tante parole. Le nostre strade si sono incrociate in Africa, dove portiamo avanti il progetto InsideMalawi. Raccogliamo fondi per sostenere un orfanatrofio gestito da Rita, una laica bergamasca, e la costruzione di una scuola sull'altopiano di Chikala, un'area remota del paese, da parte dei Monfortani”.

In occasione della serata inaugurale della mostra “Oltre i Margini”, verrà  presentato il video “Oltre i margini”, realizzato dalla volontaria con il solo ausilio di una piccola digitale e montato dal regista free lance Luigi Taccone. “La colonna sonora – sottolinea Patrizia - è "il Canto di Agnes" curato da Maurizio Pini. Abbiamo coinvolto attori professionisti per il doppiaggio delle interviste. E' un video tosto, senza censure”. Perché scuotere le coscienze è solo il primo passo …verso il Malawi.

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