Orio, il coordinamento comitati
«Andiamo avanti. Brescia? Ok»

«Il Coordinamento dei comitati aeroportuali non coinvolge più tutti... ma non per questo scompare». In un comunicato il gruppo sponsorizza la sinergia con Montichiari, che potrebbe contribuire a ridurre il «livello di traffico del tutto inaccettabile».

«Il Coordinamento dei comitati aeroportuali non coinvolge più tutti i comitati, non è più unitario, ma non per questo scompare o può essere “sospeso” da chi non vi si riconosce più». In un comunicato viene confermato che il lavoro va avanti. E il gruppo che rappresenta Bergamo, Seriate, Grassobbio, Bagnatica e Orio al Serio sponsorizza la sinergia con Brescia-Montichiari, che potrebbe contribuire a ridurre il «livello di traffico del tutto inaccettabile ed irricevibile».

Il comunicato
«Interveniamo sulle recenti notizie legate al coordinamento dei comitati aeroportuali bergamaschi, provando a fare chiarezza su alcune questioni.
Il coordinamento non coinvolge più tutti i comitati, non è più unitario, ma non per questo scompare o può essere “sospeso” da chi non vi si riconosce più.

Esso non è una sovrastruttura bensì uno sforzo di sintesi tra soggetti disposti a cercarla, al servizio delle Istituzioni che tale sintesi chiedono, per costruire politiche condivise e prioritarie.

Continueremo in questo lavoro oggettivamente difficile: lo dobbiamo ai Sindaci del tavolo unitario, che hanno coraggiosamente accettato in modo formale la nostra interlocuzione, lo dobbiamo alla dott.ssa Azzi Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Bergamo, che ha scelto per lo svolgimento dello studio epidemiologico la strada della trasparenza, della condivisione, del rispetto verso i cittadini interessati. A tutti loro, se e finchè lo vorranno, i comitati di cittadini di Bergamo, Seriate, Bagnatica, Grassobbio ed Orio al Serio continueranno a porsi come soggetto di confronto e collaborazione attiva, senza pretese di esclusività ma sulla solida base di quanto definito e sottoscritto unanimemente ad inizio 2012.

Evidenziando quanto bizzarra ed irricevibile sia la pretesa da parte di qualcuno di bloccare ciò che non controlla, riteniamo doveroso ribadire con trasparenza i punti di dissenso emersi e divenuti insuperabili dall'estate: la guida del coordinamento e gli obiettivi da considerare prioritari.
Lo facciamo partendo dal metodo.

Se non è previsto diversamente, ciò che si è costruito all'unanimità può mutare solo all'unanimità; prevedere una doppia guida per un coordinamento unitario è innazitutto una contraddizione in termini, l'averla poi richiesta unilateralmente ad un tavolo istituzionale è stata una forzatura che non lascia molti margini interpretativi: ha esplicitato e formalizzato uno sfilamento di cui prendiamo atto.

Con l'anno nuovo si valuterà chi dovrà sostituire l'attuale coordinatore, che ha rimesso il proprio mandato ad agosto (dopo che il tar ha annullato la zonizzazione acustica del 2010) accettando la richiesta di continuare fino a fine 2013.

Nel merito la questione aperta è la diversificazione delle rotte sul volato ad ovest. E' legittimo e comprensibile che qualcuno la auspichi e la richieda in ogni sede, lo è meno la pretesa che lo spostare il problema da una zona all'altra dell'hinterland diventi obiettivo di tutti.

Prima di distribuire gli effetti di un problema bisogna contenerne la causa, cioè il livello di traffico del tutto inaccettabile ed irricevibile per un territorio fortemente antropizzato: a questo si lega la questione del controllo dello scalo di Montichiari.

Sottolineiamo che lavorare in sinergia con Brescia consentirebbe il raggiungimento dei primi due obiettivi del coordinamento: in primis rispettare politicamente il tetto al traffico aereo previsto dai documenti ufficiali, poi eliminare i voli notturni, offrendo agli azionisti ulteriori possibilità di sviluppo con utili significativi da investire sia nelle opere di mitigazione che nella crescita dell'indotto per tutta la comunità bergamasca.

Tutto questo sulla carta, e su Montichiari panacea di tutti i mali usiamo il condizionale; temiamo sia troppo tardi. Vigileremo davanti a quella che sembra una vera folgorazione sulla via di Damasco: non è la prima volta che si scambia Damasco per il seggio elettorale».
Comitato Aeroporto Bergamo - Cassinone Senza Confini
Gruppo Orio - Comitato per l'Aeroporto di Grassobbio

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