Lunedì un presidio antisfratto
per difendere un'invalida a Treviglio
Lunedì 7 ottobre è previsto di nuovo lo sgombero della famiglia di Marilena, un'invalida all'80%, a Treviglio. Alle ore 8,30 presidio antisfratto in via Forze Armate n. 5, perché è inaccettabile che una famiglia di disoccupati sia sfrattata dalle case popolari.
«Lo scorso mercoledi 24 luglio a Treviglio l'ufficiale giudiziario si era presentato deciso a sgomberare l'appartamento dove vive Marilena e il suo compagno. Ma il presidio antisfratto, particolarmente partecipato, aveva resistito allo sgombero richiedendo con forza alla Amministrazione Comunale di trovare una soluzione abitativa alternativa per la famiglia su cui incombe la sentenza di sfratto».
«Il caso di Marilena è particolarmente complicato. La signora vive a Treviglio in una casa popolare dell'Aler in via Forze Armate n. 5. Ci era entrata nel 2006 per assistere il fratello malato, ma alla morte di quest'ultimo, ha chiesto all'Aler di poter subentrare al contratto di affitto. Purtroppo l'Aler ha rifiutato e ha avviato uno sfratto».
«Però Marilena è invalida all'80%. Lei e il compagno sono disoccupati a causa della crisi economica. Entrambi per le precarie condizioni di reddito e di salute non sono mai riusciti ad accedere a un contratto di affitto sul mercato privato. In questi due mesi di proroga della sfratto, l'Unione Inquilini non ha lasciato nulla di intentato per evitare che la famiglia finisse per strada, ma l'Amministrazione comunale di di Treviglio, nella persona dell'assessore alle Politiche sociali, ha negato ogni collaborazione».
«Di questa vicenda l'Unione Inquilini ha informato i propri legali che stanno predisponendo un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale a causa dei gravi illeciti compiuti da Aler e dal Comune di Treviglio. Lunedì 7 ottobre è previsto di nuovo lo sgombero della famiglia di Marilena. Alle ore 8,30 è stato pertanto convocato di nuovo il presidio antisfratto a Treviglio in via Forze Armate n. 5, perché è inaccettabile che una famiglia di disoccupati, che vede peraltro la presenza di una invalida grave, sia sfrattata dalle case popolari che sono un istituto creato per sostenere le fasce più deboli della popolazione».
«L'iniziativa di protesta è stata anche convocata per sollecitare il sindaco di Treviglio a non lasciar sole famiglie, come quella di Marilena, impoverite dalla crisi economica. Bisogna mettere in campo tutte le risorse disponibili. Gli sfratti non sono la risposta alla crisi economica».
Fabio Cochis
Segretario Unione Inquilini Bergamo
© RIPRODUZIONE RISERVATA