Cnr, ciao Bergamo dopo 50 anni
«Quanti guai si potevano evitare»

«Se ci avessero consultato prima, si sarebbero evitati gli errori nelle fondazioni del nuovo ospedale e il crollo durante gli scavi per il parcheggio sotto la rocca». Parola del geologo del Cnr Sergio Chiesa, responsabile fino al 2011 della unità di Bergamo dell'Idpa.

«Se ci avessero consultato prima, si sarebbero evitati gli errori nelle fondazioni del nuovo ospedale e il crollo durante gli scavi per il parcheggio sotto la rocca». Parola del geologo del Cnr Sergio Chiesa, responsabile fino al 2011 della unità di Bergamo dell'Idpa, Istituto per La dinamica dei processi ambientali con sede al Point di Dalmine, che chiude in questi giorni: dopo cinquant'anni di presenza il Cnr lascia Bergamo. Lo stesso Chiesa ha chiuso la porta dei laboratori vuoti portandosi via l'ultima scatola di rocce.

Professore, vuol dire che voi avevate la soluzione?
«Per l'ospedale la soluzione era nota, bisognava procedere come si è fatto con il parcheggio sotterraneo di molti piani della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze, dove il livello dell'acqua è quattro metri sotto il piano campagna: niente trincea, un letto di ghiaia di tre o quattro metri di spessore, una bennata in più in fase di costruzione, e pompe che alimentano la fontana della piazza. Il problema dei terreni come quelli della Trucca, argillosi e circondati di colline, è che l'acqua che si infiltra sui colli non solo si raccoglie nella conca, ma raggiunge strati profondi e tende poi a risalire per effetto dei vasi comunicanti.

E il parcheggio sotto la Rocca?
«Già ai tempi della costruzione del muro a nordest della Rocca si era verificato il franamento di una consistente porzione del muro. Anche gli attuali residenti della zona avevano fatto presenti i rischi. La composizione delle rocce dei colli è un flysch, cioè una ripetuta alternanza di strati di arenaria dura, pietra con la quale son costruite tutte le vecchie case, straterelli di pochi centimetri di marne e argille scivolose, un intervallo che rende l'ammasso debole dal punto di vista meccanico».

E come mai allora la Rocca è rimasta in piedi?
«Perché i veneti costruivano bene quasi quanto i romani».

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