Serina ci ripensa: bonus bebè
anche per i cittadini stranieri

Da due a cinque anni di residenza minima da parte di almeno di uno dei genitori e via il vincolo della cittadinanza italiana. Sono queste le modifiche approvate, nell'ultimo Consiglio comunale di Serina, nel regolamento per l'assegnazione del bonus ai nuovi nati.

Da due a cinque anni di residenza minima da parte di almeno di uno dei genitori e via il vincolo della cittadinanza italiana. Sono queste le modifiche approvate, nell'ultimo Consiglio comunale di Serina, nel regolamento per l'assegnazione del bonus ai nuovi nati.

La variazione è stata attuata dopo che l'Associazione studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), insieme alla cooperativa sociale Ruah di Bergamo, hanno presentato ricorso al tribunale chiedendo la modifica della norma sottolineando come l'aver inserito come vincolo la cittadinanza italiana fosse discriminatorio in quanto le prestazioni degli enti pubblici debbono essere erogate indipendentemente dalla nazionalità del richiedente.

«Per tutelare e garantire i cittadini serinesi - spiega il sindaco Giovanni Fattori - ma anche rispettare la normativa e al tempo stesso evitare che qualcuno possa approfittarne, abbiamo deciso di innalzare a cinque anni la residenza minima che almeno uno dei genitori del nuovo nato deve avere nel nostro Comune e tolto l'obbligatorietà della cittadinanza italiana».

Il bonus bebè è stato introdotto per la prima volta nel 2003 e il contributo che verrà erogato ai nuovi nati del 2013 sarà di 520 euro. «In campagna elettorale - continua Fattori - avevamo promesso che sarebbe rimasto e il suo mantenimento è un punto del programma che è stato rispettato».

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