Bossi: un congresso per l'unità
Io candidato? Sono a disposizione

Umberto Bossi ha confermato che convocherà il Congresso Federale della lega chiestogli da Maroni. Bossi non ha chiarito se si candiderà ma ha detto di essere «a disposizione». Di certo ha chiesto di scegliere come nuovo segretario chi garantisce l'unità.

Umberto Bossi ha confermato che convocherà il Congresso Federale della lega chiestogli da Maroni. «E lo farò - ha spiegato sabato sera 7 settembre a Pontirolo Nuovo - quando vedrò che c'è la possibilità di fare le procedure pre congressuali, sennò dovremmo andare con gli stessi delegati dell'ultima volta». Bossi non ha chiarito se si candiderà ma ha detto di essere «a disposizione». Di certo ha chiesto di scegliere come nuovo segretario chi garantisce l'unità.

Arrivando alla festa della Lega di Pontirolo Nuovo, il presidente federale ha spiegato ai giornalisti di aver parlato con il segretario Maroni del percorso che condurrà al congresso anticipato per la successione di quest'ultimo entro la fine dell'anno. «Bisogna che ci siano i tempi» ha però tenuto a precisare Bossi, che rispetto all'idea di Maroni di celebrare le Assise il 30 novembre-1° dicembre ritiene che «ci voglia un attimo di tempo in più, solo un attimo» perché «secondo me non bisogna andare con i delegati dell'ultima volta» quelli che avevano appunto votato Maroni il 1° luglio 2012.

Bossi non ha voluto invece rispondere su quale possa essere il suo candidato, magari Matteo Salvini («Non cominciate con questa storia», si è rivolto ai giornalisti), ma sulle sue intenzioni ha detto: certo che «posso candidarmi, la gente lo vuole, io sono a disposizione».

Dal palco ha poi detto a quelle decine di militanti leghisti che lo ascoltavano (gli altri rimanevano intenti a cenare o a chiacchierare) di prepararsi al congresso perché «la Lega deve andare a testa bassa» e il prossimo segretario federale dopo Maroni dovrà essere «chi ha la capacità di tenerla unita: non serve a niente buttare fuori la gente come ha fatto quel Tosi».

«La grazia? secondo me non la chiede. Se poi il presidente Napolitano forza, può anche darsi che l'accetti». Lo ha sottolineao sempre Bossi, interpellato su Berlusconi. Ha sentito di recente al telefono un Berlusconi «combattivo» ma il problema del cavaliere, «che stupido non è, e che si rende conto che ovunque vada i magistrati gli possono rompere le scatole o spiccare un ordine di cattura».

«Spero che qualcuno di voi si sia ricordato di fare il digiuno a mezzo giorno»: così Umberto Bossi ha detto di avere condiviso l'appello di Papa Francesco contro la guerra in Siria, parlando a una festa della Lega. «La guerra vorrebbe dire l'arrivo di milioni di immigrati - ha sostenuto il presidente del Carroccio -. Quindi spero che quella guerra non ci sia mai. Se ci sono responsabilità da accertare in Siria, - ha concluso - ci sono processi internazionali».

Bossi, infine, ritiene che l'esperienza del governo Letta sia «finita» per gli sviluppi che avrà il caso della decadenza di Silvio Berlusconi. Il presidente della Lega ha detto di «non credere» alla possibilità di un Letta bis: «Chi è il pazzo che gli dà il voto?». Bossi non ritiene plausibile nemmeno la voce che fra i dissidenti del Pdl, in caso di caduta dell'attuale governo, ci sia l'amico senatore Giulio Tremonti. «Per quanto sia poco furbo - ha risposto ai giornalisti - Tremonti non è cosi cretino».

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