Cronaca / Bergamo Città
Martedì 03 Settembre 2013
Più caro viaggiare a Milano
Fs, aumenti per gli abbonamenti
È sempre più costoso per i pendolari bergamaschi muoversi verso Milano. Da questo mese, infatti, scattano gli aumenti sugli abbonamenti ai mezzi pubblici del capoluogo lombardo.
È sempre più costoso per i pendolari bergamaschi muoversi verso Milano. Da questo mese, infatti, scattano gli aumenti sugli abbonamenti ai mezzi pubblici del capoluogo lombardo. In particolare, il settimanale 2X6 dell'Azienda trasporti milanesi (Atm) passerà da 8,40 a 10 euro, il mensile da 30 a 35 euro e l'annuale da 300 a 330 euro. Rincari in arrivo anche per gli under 26 (anche se i prezzi restano comunque agevolati): da 17 a 22 euro il costo del mensile, da 170 a 200 l'annuale. Anche per gli anziani vengono mantenuti dei prezzi di favore, in base al reddito Isee.
Tra l'altro, sempre in tema di aumenti, solo qualche settimana fa la Regione aveva reso noto l'adeguamento all'inflazione dei biglietti ferroviari (+0,2% su tutti i biglietti e +2,84% sugli abbonamenti «io viaggio ovunque in Lombardia» e «io viaggio ovunque in provincia») e, adesso, la cattiva notizia arriva sugli abbonamenti Atm. Per completare il quadro dei rincari, bisogna anche ricordare che il Comune di Milano aveva già aumentato la sosta in strada, portandola a 3 euro all'ora in centro città (a partire dalla terza ora), anche se alcune categorie possono richiedere degli abbonamenti a prezzi agevolati.
Tornando ai mezzi pubblici milanesi, dall'Atm hanno comunicato che sono disponibili ancora 2.600 abbonamenti annuali con il 50% di sconto, destinati alle persone che fanno parte di nuclei familiari con almeno 3 figli. La voce è stata finanziata dal Comune di Milano con 500 mila euro per il 2013. Un'agevolazione che si aggiunge a quelle previste per disoccupati e precari, per un totale di 1,7 milioni di euro. Quest'anno, ha spiegato l'amministrazione di Palazzo Marino, sono stati già erogati 1.879 abbonamenti annuali gratuiti a persone disoccupate (1 milione di euro) e altri 470 a precari (200mila euro).
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