Cronaca / Valle Seriana
Domenica 01 Settembre 2013
Sale slot: +60% a Bergamo
Aprono anche vicino alle scuole
L'inizio dell'anno scolastico si avvicina, il trillo della prima campanella è alle porte per bambini, ragazzi e adolescenti. Ma una sirena già suona: quella del jackpot delle sale slot che hanno aperto di recente sia nei quartieri centrali che in quelli periferici.
L'inizio dell'anno scolastico si avvicina, il trillo della prima campanella è alle porte per bambini, ragazzi e adolescenti. Ma una sirena già suona: quella del jackpot delle sale slot che hanno aperto nelle ultime settimane sia nei quartieri centrali che in quelli periferici. La mappa dell'azzardo si sta infittendo, soprattutto nelle vicinanze di luoghi «sensibili».
È stata inaugurata da qualche settimana la prima sala slot del centro di Bergamo: è in via Pascoli, proprio alle spalle del polo scolastico cittadino, ma anche in una strada dove ogni giorno transitano migliaia di studenti di altri istituti diretti alle stazioni delle Autolinee e delle ferrovie.
Ha aperto già da giugno il punto Snai della Conca fiorita: la vecchia banca, che si trovava all'angolo di via Crescenzi con via Marzabotto, ora è un punto di scommesse sportive e di videolottery. Solamente poche decine di metri lo separano dalla media Camozzi, dall'elementare Rosa e dall'istituto polivalente Sacro Cuore. Al momento i residenti non lamentano schiamazzi notturni, visto l'orario di apertura dalle 10 alle 20, un lasso di tempo che però coprirà quello del transito degli alunni.
Risale a fine dello scorso anno scolastico l'apertura del LionPlay, il centro Vlt di via Tiepolo, al Villaggio degli Sposi. Il casinò è operativo sotto le finestre del condominio «la Rotonda» e non è distante dalla parrocchia del rione, dalle scuole e dalla biblioteca di via Don Bepo Vavassori. I residenti, pur ammettendo di non aver riscontrato rumorosi via vai notturni, temono per il futuro.
Nell'ultimo anno le imprese specializzate che, tra sedi ed unità locali, si dedicano al settore sono aumentate del 43,4% (passando da 936 a 1.342). Tra le province lombarde Milano è prima con 521 attività, il 38,8% del totale regionale, seguita da Brescia (162, 12,1%) e Bergamo (141, 10,5%). Tra chi cresce percentualmente in un anno spiccano Brescia (+107,7%), Varese (+83,3%) e Bergamo (+60,2%).
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