Il biglietto della 16enne scomparsa
«Vado ad Amalfi, non cercatemi»

Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un allontanamento volontario, quello di Clara Thormeyer la 16 enne di Johannesburg da due settimane in vacanze a Iseo e della quale non si hanno notizie da mercoledì, il giorno in cui avrebbe dovuto fare ritorno in Sudafrica.

Per gli inquirenti potrebbe trattarsi di un allontanamento volontario, quello di Clara Thormeyer la 16 enne sudafricana di Johannesburg da due settimane in vacanze a Iseo e della quale non si hanno notizie da mercoledì, il giorno nel quale avrebbe dovuto fare ritorno in Sudafrica partendo da Orio al Serio.

Nel frattempo nella tarda mattinata di ieri, sono state sospese le sue ricerche a Montisola, dove era stata segnalata la sua presenza, isola sulla quale qualcuno pareva sicuro di averla notata. Ipotesi però che con il passare delle ore è andata scemando. Sta di fatto che la sua scomparsa, per quasi due giorni si è tinta di giallo e sulla quale tuttora stanno tuttora indagando i carabinieri del Comando provinciale di Brescia.

I militari bresciani hanno allertato le caserme dell'area del Sebino, anche quelle bergamasche, nel tentativo di fare luce sulla sparizione della minorenne. La ragazza, bionda, capelli lunghi, occhi azzurri, pelle chiara, 1 metro e 65 cm di statura, si trovava da circa due settimane a Iseo, ospite di una famiglia di conoscenti.

Nella mattinata di mercoledì ha lasciato l'abitazione che la ospitava con al seguito lo zainetto e 250 euro in contanti e dopo aver scritto un messaggio su carta: "A casa non torno, vado al mare, voglio visitare la costiera amalfitana. Non cercatemi". Proprio nel pomeriggio di mercoledì, la 16 enne, che compirà i 17 anni il prossimo 14 settembre, avrebbe dovuto raggiungere l'aeroporto cittadino di Orio per fare ritorno dalla sua famiglia a Johannesburg, la seconda città più popolosa del Sudafrica. Nell'impossibilità di raggiungerla al cellulare risultato spento, la coppia bresciana, presso la quale la ragazza era ospite, dopo aver sentito telefonicamente i genitori si è rivolta ai carabinieri.

I militari hanno quindi avviato le ricerche sul territorio avvalendosi di manifesti con la foto della ragazzina mostrati a residenti e turisti. Già giovedì la prima segnalazione di avvistamento a Montisola, località dove avrebbe traghettato attraccando a Peschiera Maraglio. Indicazioni che hanno portato quindi all'avvio delle ricerche sull'isola, soprattutto nei centri abitati, nelle area boschive, nelle spiagge e nelle zone fronte lago, rivelatesi senza esito e che hanno visto al lavoro i volontari della protezione di Montisola e Valle Camonica le unità cinofile, un elicottero per le perlustrazioni dall'alto ed i carabinieri delle stazioni di Iseo e Marone. A far calare un'ombra drammatica, risultata poi priva di fondamento, aveva contribuito anche un messaggio di richiesta di aiuto mal interpretato.

Si è infatti pensato al peggio per un messaggio lasciato nella giornata di giovedì in lingua inglese sul quaderno delle richieste, delle riflessioni e dei pensieri, posto all'interno del santuario della Madonna della Ceriola, chiesa che svetta sull'isola a 600 metri d'altezza e luogo di culto mariano. Senza esito le ricerche su Montisola, a mezzogiorno di ieri gli inquirenti hanno quindi sospeso le ricerche.

L'ipotesi più avvalorata pare quella dell'allontanamento volontario. I carabinieri hanno peraltro già sentito i familiari giunti ieri a Iseo, per cercare di conoscere e comprendere i comportamenti e le abitudine della giovane. Ma sino alla serata di ieri della figlia 16 enne nessuna traccia. Non sono escluse novità a breve, con l'aggancio delle celle telefoniche del cellulare di proprietà della ragazza sudafricana e che potrebbero dare una svolte alle indagini sulle quali al momento rimane il più stretto riserbo.

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