«Crisi, profonda preoccupazione
Turbolenza sociale destabilizzante»

«La continuazione di questa crisi, in termini occupazionali, alimenta una profonda preoccupazione, soprattutto per il mondo giovanile. Avverto il pericolo di una forte tensione sociale, con turbolenza sociale destabilizzante». Così il vescovo di Bergamo.

«La continuazione di questa crisi, in termini occupazionali, alimenta una profonda preoccupazione, soprattutto per il mondo giovanile». Così il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, durante l'omelia della solenne concelebrazione eucaristica che ha piesieduto in occasione della festa di Sant'Alessandro, patrono di Bergamo.

«Avverto il pericolo - ha proseguito mons. Beschi - di una forte tensione sociale, con turbolenza sociale destabilizzante». Un messaggio molto forte, soprattutto in una data - quella della fine di agosto - che normalmente segna per Bergamo il ritorno verso la normalità, con la ripresa delle attività nella maggior perte delle aziende.

«Avverto la necessità - ha poi aggiunto il vescovo - di coniugare il radicamento al nostro territorio e alla nostra storia con l'apertura al mondo, non solo oltre ma anche dentro i nostri confini». Lo sguardo ha poi spaziato proprio nelle terre più vicine al nostro Paese: «Abbiamo davanti agli occhi la situazione di tanti Paesi del bancino del Mediterraneo, e le condizioni drammatiche che coinvolgono in quelle terre anche i cristiani».

La Messa è stata presieduta dal vescovo di Bergamo e concelebrata da sette vescovi nativi della nostra diocesi, oltre all'abate di Pontida, alla presenza delle autorità cittadine, provinciali e civili in ricordo del martirio di Sant'Alessandro. Ospite della nostra Diocesi, era presente anche il vescovo di Stoccolma.

Il programma per la giornata di Sant'Alessandro: ore 17 Vespri solenni presieduti dal vescovo. Basilica di San Alessandro in Colonna: ore 7,30 Lodi, messe alle 8, 9, 10,30 e 12, ore 17,30 Secondi Vespri, ore 18,30 Messa presieduta dal vescovo Beschi, accompagnata dal Coro dell'Immacolata.


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