Treni, orari spesso «ballerini»
Ma gli aumenti sono puntuali

Se la puntualità dei treni lascia spesso a desiderare quella degli aumenti invece è assolutamente impeccabile. E così alla fine dell'estate ci attende il classico ritocco sul prezzo del biglietto. Si tratta di un adeguamento previsto dal patto per il Trasporto pubblico locale.

La Lombardia si limiterà ad applicare l'adeguamento tariffario concordato nell'ambito del patto per il tpl, calcolato in base ai dati dell'inflazione. Si tratta di un aumento pari allo 0,20 per cento su tutti i biglietti e del 2,84 per gli abbonamenti "Io viaggio ovunque in Lombardia" e "Io viaggio ovunque in provincia"».

Da settembre, un biglietto di corsa semplice Bergamo-Treviglio (2,75 euro) o Bergamo-Milano centrale (5,25 euro) costerà lo 0,20 per cento in più; mentre gli abbonamenti «Io viaggio ovunque in Lombardia» passano da un totale di 99 euro a 102 euro e «Io viaggio ovunque in provincia» da 80 a 82,50 euro.

Gli unici a non subire variazioni saranno gli abbonamenti Sitam (settimanale integrato d'area, i biglietti Malpensa Express, la carta plus Lombardia e quella Malpensa, gli abbonamenti TrenoCittà e le tariffe per il trasporto delle biciclette.

Intanto la Regione Veneto non fa retromarcia sui treni regionali Milano-Venezia: niente più soldi e quindi otto treni giornalieri spariranno dall'orario ferroviario di dicembre.

Il provvedimento tocca oltre diecimila pendolari, in buona parte della Bassa, che fanno riferimento alle stazioni di Romano e di Treviglio. E nel pacchetto dei tagli ci sono anche altri collegamenti festivi sempre sulla linea Milano-Brescia-Verona-Venezia.

In Regione si sta lavorando a una soluzione per limitare i disagi che riguarderanno i pendolari, lombardi e veneti assicurando che non ci sarà alcun taglio.

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