«Trappole» sul viale delle Mura
C'è il pericolo di farsi male

Federconsumatori segnala ai responsabili dell'Assessorato ai lavori pubblici che, mentre si stanno riasfaltando alcuni tratti di vie che non erano particolarmente malconci si continuano ad ignorare le più elementari azioni di manutenzione stradale.

«Federconsumatori segnala ai responsabili dell'Assessorato ai lavori pubblici che, mentre si stanno riasfaltando alcuni tratti di vie che non erano particolarmente malconci si continuano ad ignorare le più elementari azioni di manutenzione stradale da farsi laddove esistono concreti rischi di infortuni per i malcapitati pedoni».

«Per non ripetere le ormai stucchevoli segnalazioni (inascoltate per lo più) riguardanti lo stato pietoso dei marciapiedi in genere, di viale Papa Giovanni XXIII e di piazza Vittorio Veneto, evidenziamo la condizione di mancata manutenzione in cui versa il tratto pedonale che da Porta Sant'Agostino conduce a Colle Aperto. In pratica la zona più frequentata delle Mura Venete».

«Lungo quella che dovrebbe essere una tranquilla passeggiata sono disseminate "trappole" pericolose per i pedoni, al punto tale che, camminando, è consigliabile guardare più per terra che al bellissimo panorama che si vede dalle Mura. I rischi di farsi male sono rappresentati da: buche nell'asfalto, mattonelle che si sollevano dal lastricato e vari cedimenti del suolo e dai malridotti gradini delle scalinate che portano agli spalti».

«Inoltre, salendo oltre Porta San Giacomo, la maggior parte delle lastre di pietra che ricoprono i muretti sono degradate e potenzialmente pericolose. Come sempre ci diranno che è "una questione di soldi" (mancanti); che "è tutta colpa del patto di stabilità" (voluto da un Governo insensibile), ecc…».

«Noi sosteniamo che è anche indispensabile mettere in ordine le priorità: con gli stessi denari che si spendono per riasfaltare Viale Vittorio Emanuele, che non era in condizioni da rappresentare rischi per alcuno, si potevano realizzare molte delle necessarie "piccole" manutenzioni. In sintesi: oltre ai pericoli per caviglie e rotule, lo stato di incuria denunciato non rappresenta certo un "bel vedere" agli occhi di chi vive e/o visita la nostra città. Il tutto a scapito delle legittime ambizioni che vorrebbero Bergamo «Città intelligente e Capitale della Cultura».

Federconsumatori Bergamo

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